GP Arabia Saudita, FP3: Verstappen davanti ad Hamilton, Leclerc 7°

GP Arabia Saudita, FP3: Verstappen davanti ad Hamilton, Leclerc 7°© Getty Images

Nella terza ed ultima sessione di prove libere a Jeddah il miglior tempo se lo è preso Max Verstappen, con una Red Bull molto a suo agio con gomma morbida e veloce anche con Perez, terzo. Hamilton a sandwich tra le due RB16B

04.12.2021 ( Aggiornata il 04.12.2021 16:09 )

Un'ultima sessione di prove libere a Jeddah che ha visto svettare Max Verstappen, il più rapido davanti ad Hamilton e Perez. Ferrari in quarta fila virtuale con Leclerc 7° davanti a Sainz.


La classifica

L'ordine nella lista dei tempi deve tenere conto di un'altra sessione in cui il passaggio dalla gomma dura alla morbida non è stato perfettamente metabolizzato da tutte le vetture. Si è continuato infatti a verificare un comportamento anomalo da parte della mescola più tenera, che è parsa soffrire ancora le particolari condizioni del tracciato arabo. Al primo tentativo con gomma "rossa" nuova solo le vetture motorizzate Honda sono state in grado di migliorare i tempi rispetto alle mescole più dure, e così Verstappen è riuscito a ritoccare il proprio miglior tempo fino a 1'28"100. Il ritardo di Hamilton, che ha messo a segno il miglior crono personale addirittura con gomma dura senza migliorare con la soft, è stato di 214 millesimi, mentre un buon Perez ha chiuso 3° a 0"529. Dietro Sergio due buone AlphaTauri con Tsunoda e Gasly (miglior crono per Pierre con mescola media), quindi Bottas (+0"919) e le due Ferrari, con Leclerc 7° (+1"001) davanti a Sainz (+1"049).

Hamilton, che rischi

Al netto di un testacoda in apertura del turno, la sessione di Lewis Hamilton non è stata troppo tranquilla per via di due episodi in cui l'inglese ha rischiato. Nel primo caso si è trovato in curva 1 davanti a Gasly, con il francese costretto a tirare dritto per evitare di centrare la Mercedes, e più o meno la stessa cosa è avvenuta più avanti nella sessione, nel complesso di curve 4 e 5. In quel frangente, Mazepin è stato costretto a tagliare la curva per evitare il numero 44, rimasto leggermente in traiettoria. Colpa non del pilota ma del team, che non ha avvisato Lewis dell'arrivo di un'altra vettura alle sue spalle. In più, i commissari non stavano sventolando a Lewis le bandiere blu, ed a fine sessione non era arrivata alcuna indicazione su eventuali penalità.

Red Bull e le altezze da terra

Interventi in casa Red Bull nella seconda parte della sessione. A circa metà turno Verstappen è tornato ai box e la squadra si è messa al lavoro per aumentare le altezze da terra. Il motivo è che con l'assetto precedente la RB16B toccava troppo l'asfalto con la parte anteriore provocando l'usura del T-Tray.

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Mercedes toglie carico

In questa terza sessione di libere la Mercedes ha scelto di andare in pista con un'ala posteriore a basso carico, ancor più scarica rispetto alla soluzione di ieri. Questo perché nonostante gli ottimi riferimenti cronometrici nella giornata di venerdì entrambi i piloti si erano lamentati di una W12 caratterizzata dal sottosterzo, che dava loro problemi soprattutto nel complesso di curve che va da curva 7 a curva 12, un tratto in cui Verstappen era stato più performante. Così si è deciso di intervenire scaricando l'ala posteriore nel tentativo di trovare un bilanciamento migliore sulla monoposto. Inoltre, per l'ultimo tentativo, Hammer ha chiesto un ulteriore ritocco all'ala anteriore, aumentando di un grado l'incidenza, segno che nella giornata di oggi Lewis non aveva ancora il massimo del feeling.

I tempi


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