Honda, i successi con Red Bull anche grazie ai fallimenti in McLaren

Honda, i successi con Red Bull anche grazie ai fallimenti in McLaren© Getty Images

L'AD Toshihiro Mibe ed il responsabile del progetto F1 Masashi Yamamoto hanno ringraziato il personale Honda e la McLaren per gli insegnamenti del loro primo triennio al ritorno nel Circus, avaro di soddisfazioni ma ricco di lezioni

17.12.2021 ( Aggiornata il 17.12.2021 16:49 )

Le vittorie arrivano anche grazie alle sconfitte, alle cadute. E prima di poter competere per gare e titoli, la Honda ha dovuto superare le tante difficoltà incontrate al rientro in F1 nel 2015, con la fornitura in esclusiva alla McLaren. L'accordo con cui Ron Dennis era convinto di aver fatto centro si era poi rivelato un macigno da sopportare, ma è anche grazie a quei tre anni che la Honda è riuscita a risolvere i propri problemi ed arrivare fino alla conquista del titolo. Ed oggi che i nipponici si fanno da parte lasciando a Red Bull materiale, know-how e proprietà intellettuale, l'amministratore delegato della Honda Toshihiro Mibe ed il responsabile del progetto F1 Masashi Yamamoto ci hanno tenuto a sottolineare l'importanza della collaborazione con Woking nonostante i risultati deludenti di quel triennio.

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L'obiettivo del 2015 adesso è realtà

Mibe ha assistito al trionfo di Verstappen dal reparto gestione risorse umane di Sakura, ed ha gioito insieme ai suoi collaboratori: "Facciamo le congratulazioni a Max per il suo primo titolo mondiale e alla Red Bull, nostro partner dal 2019. Sono rimasto molto colpito da Max e dalla squadra, non ha mai smesso di lottare per il titolo mondiale fino alla fine, Ringraziamo anche AlphaTauri con cui è iniziata la nostra collaborazione con Red Bull, così come i nostri fornitori e tutti i nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Per Honda questo titolo è il traguardo che ci eravamo prefissati quando siamo tornati in F1 nel 2015 e oggi abbiamo scritto un nuovo capitolo nella nostra storia. Vorrei ringraziare tutti i dipendenti che lo hanno reso possibile".

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Dai problemi al primo podio con Red Bull

Passati i ringraziamenti di rito da parte dell'AD, Yamamoto ha ricordato i momenti con la McLaren: "Tutte le basi fondamentali che ci hanno consentito di lottare per il campionato sono state costruite ai tempi della McLaren, esperienza dalla quale abbiamo imparato molto. E' stato un peccato, penso ci fosse troppo rispetto reciproco e non ha funzionato. Ma abbiamo compreso molte cose e quelle conoscenze hanno accelerato il nostro sviluppo nella collaborazione con la Red Bull. Il punto più basso per noi è stato nel 2017 in Bahrain (Vandoorne non partito ed Alonso ko entrambi per problemi al motore), abbiamo avuto molti problemi alla MGU-H. Abbiamo compreso sulla nostra pelle quanto sia complessa la tecnologia dell'MGU-H, ce ne siamo resi conto durante i nostri giorni con la McLaren, ma siamo riusciti a trarre insegnamenti da quel periodo, è stata dura ma abbiamo fatto tesoro di tutto ciò. Il ricordo più bello invece sono state le qualifiche del GP di Spagna nel 2017, lì ho avuto la pelle d'oca. Per la prima volta avevamo centrato la Q3 quell'anno ed in gara Fernando ha chiuso 7° con una grande prestazione. Con la Red Bull invece ricordo con enorme piacere il nostro primo podio in Australia, nella prima gara con loro, penso sia stato uno dei momenti clou della nostra collaborazione. Ero felicissimo ed è stato il risultato che mi ha fatto capire di aver fatto la scelta giusta e che potevamo vincere con quella squadra. Alla fine infatti ci aspettavamo di poter cogliere almeno una vittoria. Per noi è importante che la Red Bull possa lottare anche l'anno prossimo per il titolo".

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