Mentre il silenzio del pilota inglese continua, Toto Wolff racconta di essere regolarmente in contatto con Lewis
C'è poco da dire, ormai. Abu Dhabi e il suo epilogo sono fatti del passato, per quanto appartengano appena a poche settimane fa. Un passato sul quale Mercedes ha fatto la voce grossa ma ha rinunciato a uno scontro frontale con la FIA. Ha lanciato segnali come l'assenza al gala di premiazione della dirigenza di vertice, la presenza di Toto Wolff sostituita da James Allison e quella di Lewis Hamilton, secondo nel mondiale Piloti, da una sedia vuota.
Lewis che non comunica sui social dal sabato prima del GP decisivo, Lewis che si è visto nel corso della cerimonia di conferimento del titolo di Sir, si è visto in fabbrica a salutare il personale Mercedes e basta così.
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È Toto Wolff a fare da "portavoce", nel senso di interprete e megafono pubblico di quel che al momento fa e pensa Lewis.
"C'è il silenzio, chiaramente, perché mancano anche le parole. Abbiamo tutti delle emozioni che oscillano in maniera molto forte e nel suo caso più di altri.
È chiaro che perdi la fiducia quando ti trovi a passare dall'impresa di vincere il mondiale all'ultimo Gran Premio ad aver tutto strappato via in un istante. Non comprendi cosa sia successo", dice a motorsport-total.
"Siamo stati costantemente in contatto circa la possibilità di avanzare un ricorso, era con me in ufficio e con tutte le persone interessante. Negli ultimi giorni siamo stati in frequente contatto", prosegue Wolff, che aveva alimentato i dubbi circa il futuro di Lewis in Formula 1, tale era la delusione sull'esito del campionato e le scelte prese dalla direzione gara.
Uno scenario che presto lascerà spazio ai preparativi di 2022 (guarda l'accensione della PU Mercedes), di forma fisica da affinare e di una pista che chiamerà sempre più vicina.
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