F1, più azioni meno simboli: stop a We Race As One prima del via

F1, più azioni meno simboli: stop a We Race As One prima del via© F.Pomeroy/Mercedes F1

La campagna avviata nel 2020 andrà avanti, la Formula 1 supporterà concretamente iniziative per il miglioramento della diversità nello sport ma non ci sarà più lo spazio nel quale i piloti potranno, se vorranno, inginocchiarsi in griglia di partenza

F.P.

08.02.2022 ( Aggiornata il 08.02.2022 17:57 )

L'iniziativa è nata per dare uno sfondo alle manifestazioni di Lewis Hamilton quando, nel 2020, più forte è stata l'eco internazionale del movimento Black Lives Matters. In ginocchio, in griglia di partenza. Spesso, Hamilton, ha manifestato la vicinanza a temi sociali e politici, che hanno spinto la Formula 1 a "istituzionalizzare" il momento e avviare l'iniziativa We Race As One. 

Quel momento, lo spazio riconosciuto ai piloti prima del via e tra le varie fasi della procedura di partenza, non sarà presente dal mondiale al via in Bahrain il prossimo 20 marzo.

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Il messaggio We Race As One continuerà a essere diffuso sui circuiti del mondiale, mancherà uno spazio ad hoc, simbolico e a dire il vero partecipato spesso da molti piloti con diversi distinguo sull'opportunità o meno di inginocchiarsi.

Domenicali a supporto di azioni concrete

La Formula 1 promette più azioni concrete, a supporto delle minoranze rappresentate nello sport. Azioni come l'estensione del programma di supporto alla formazione di giovani appartenenti a gruppi sociali ed etnie sotto-rappresentate in Formula 1, rinnovato fino al 2025 e mirato a garantire una formazione scolastica e universitaria su materie scientifiche e nello specifico del campo ingegneristico.

L'editoriale del Direttore: Lancia che suggestione!

"Penso che il gesto sia stato di quelli importanti, perché dobbiamo rispettare tutti, sempre. Adesso, però, è tempo di andare avanti e assumere altre azioni", ha spiegato Stefano Domenicali, intervistato da Sky Sports News.

"Dovevamo assicurarci che quanto fatto fosse importante per dimostrare l'intenzione della Formula 1 su cose che erano davvero importanti per il mondo.

Adesso penso che sia una questione di cambiare il gesto, di agire. L'azione è, adesso, mirata sulla diversità nella nostra comunità e questo è il primo passo", ha aggiunto l'a.d. della F1.


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