Calendario F1, il GP del Bahrain prolunga fino al 2036

Calendario F1, il GP del Bahrain prolunga fino al 2036© Pirelli

Formula 1 e organizzatore hanno siglato un accordo di lunghissimo periodo, che vedrà il mondiale correre in Bahrain per i prossimi 14 anni

Fabiano Polimeni

11.02.2022 ( Aggiornata il 11.02.2022 11:36 )

Che il Bahrain sia una sorta di cuore della nuova era della Formula 1 lo si è registrato da più elementi. L'apertura stagionale, il battesimo "ufficiale" dei test, relegando la prima vera sessione di Barcellona quasi a un appuntamento in gran segreto. Già lo scorso anno il tentativo di vernissage delle monoposto 2022, uno scatto collettivo in griglia, prima della tre giorni di test, aveva preparato il terreno.

C'è di più, perché la Formula 1 ha ufficializzato il prolungamento di contratto con il GP del Bahrain, affinché resti in calendario fino al 2036. Un rinnovo di contratto del quale non si ha memoria prima d'ora per durata sottoscritta con un singolo accordo.

Energia sostenibile

Il tema caldo dei recenti annunci di rinnovo di contratto è la sostenibilità ambientale e gli sforzi promessi dai promoter perché realizzino eventi a basso impatto. In Bahrain, l'edizione che si correrà nel week end del 20 marzo, vedrà l'intero fabbisogno energetico provenire da fonti rinnovabili. 

In aggiunta c'è un impegno a fare meglio, perché è necessario allinearsi alla strategia della Formula 1 a essere carbon neutral entro il 2030.

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Bahrain un posto speciale per la F1

"Sono felice che correremo in Bahrain fino al 2036. Sin dal 2004 abbiamo vissuto gare fantastiche a Sakhir e non vediamo l'ora di tornarci per l'avvio del campionato 2022, con l'inaugurazione di una nuova era per la Formula 1.

Il Bahrain è stato il primo paese mediorientale a ospitare la Formula 1 e occupa un posto speciale nel nostro sport. Voglio ringraziare personalmente Sua Altezza Reale il principe Salman e la sua squadra per il duro lavoro e la dedizione riposti nella nostra collaborazione", il commento di Stefano Domenicali.

Tris mediorientale

Il radicamento della Formula 1 in Medio Oriente ha toccato nel 2021 il punto più alto, con il Qatar evento una tantum, l'esordio dell'Arabia Saudita, le conferme di Abu Dhabi e Bahrain. Il prolungamento di contratto su un orizzonte così lungo crea un trittico di appuntamenti saldi in calendario, con Arabia e Abu Dhabi.

Non vanno dimenticati, poi, gli investimenti di realtà finanziarie come il fondo sovrano Mumtalakat in squadre di Formula 1, con una partecipazione  in McLaren del 56% fino alla scorsa primavera e un ruolo chiave nel rifinanziamento del Gruppo dopo la crisi dettata dal Covid.

Pubblico di nuovi tifosi da incrementare

"Dopo 18 anni di gare di Formula 1 ospitate, siamo orgogliosi d'aver giocato un ruolo nella ricca storia della categoria. Adesso non vediamo l'ora di continuare a costruire su queste basi in futuro. La crescita e l'interesse verso le corse in Bahrain e nel Medio Oriente ha guadagnato uno slancio importante, con una nuova generazione di tifosi che ha abbracciato il nostro grande sport e non vediamo l'ora di continuare a far crescere questo bacino", ha aggiunto lo sceicco Al Khalifa, a.d. della società organizzatrice e proprietaria dell'impianto.


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