Nuova AlphaTauri AT03, tra una gestazione complicata ed i nuovi pit-stop

Nuova AlphaTauri AT03, tra una gestazione complicata ed i nuovi pit-stop

Il direttore tecnico Jody Egginton ha spiegato come la squadra ha dovuto adattarsi con la galleria del vento nel passaggio del modello in scala dal 50% al 60%, mentre Marco Perrone, nuovo direttore sportivo, ha parlato delle sfide legate ai pit-stop con le nuove gomme

14.02.2022 ( Aggiornata il 14.02.2022 13:06 )

Direttore tecnico e direttore sportivo, ovvero due dei ruoli più importanti e delicati nell'ingranaggio di un team di Formula 1. Jody Egginton il primo, Marco Perrone il secondo, entrambi con compiti specifici e grandi ambizioni per il 2022 dell'AlphaTauri, un futuro prossimo ormai imminente, quando la nuovissima AT03 percorrerà i primi metri di pista.

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Egginton e la AT03

Jody Egginton ha svelato come la progettazione della AT03 sia stata una sfida nella sfida: non solo perché il progetto è andato avanti in due tronconi (nella primavera del 2020 la Fia ha imposto lo stop nella ricerca delle macchine 2022), ma perché nel frattempo si è materializzato per l'AlphaTauri il passaggio da una galleria del vento con modello del 50% ad un modello del 60%. "Abbiamo cominciato a lavorare su questa vettura molto tempo fa - ha detto il direttore tecnico -, prima di riprendere in mano il lavoro all'inizio del 2021, che però per noi è coinciso con il passaggio alla galleria del vento con un modello del 60% rispetto alle dimensioni reali. Tuttavia dovevamo sviluppare anche la AT02, nata su una scala del 50%, dovendo quindi preparare un modello in scala del 60% anche della macchina dello scorso anno, non essendo consentito un lavoro in parallelo su due gallerie del vento. Questo ha comportato un carico di lavoro molto maggiore, ma ormai la decisione sul passaggio in scala del 60% era stata presa. I ragazzi sono stati molto bravi a gestire tutto quanto".

Su quanto possa incidere la fantasia dei progettisti, Egginton ha risposto: "Con un regolamento nuovo c'è molto spazio per sperimentare nuove idee e concetti aerodinamici diversi, ma bisogna stare attenti a non sbagliare direzione. Io sono sicuro che si possano ancora trovare strade differenti , mi aspetto diverse interpretazioni nei test, con conseguenti discussioni e indagini".

Un'arma per la AT03 potrebbe essere il retrotreno Red Bull: "Per il 2022 le aree in cui è concessa una sinergia sono al retrotreno: cambio, impianto idraulico e sospensione posteriore, che poi non è un qualcosa di tanto diverso rispetto al passato. La differenze è che mentre nelle passate stagioni avevamo materiale Red Bull vecchio di un anno, stavolta potremo avere le stesse specifiche”.

Sulle ambizioni per il 2022, il dt ha detto: "Siamo una squadra piuttosto giovane sotto molti aspetti, ma negli ultimi tre anni abbiamo sviluppato i nostri processi e le nostre strutture, e lo abbiamo fatto con un solido nucleo di persone che sono cresciute con il team, e questo è adesso un chiaro vantaggio. Penso che il modo in cui lavoriamo sia stato sviluppato bene e stia portando evidenti benefici. C'è fiducia ed una comunicazione aperta, anche tra le due sedi di Faenza e Bicester".

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Perrone nuovo Head of Sporting Direction

Marco Perrone invece da capo della strategia è diventato direttore sportivo, per proseguire quel percorso professionale iniziato con l'allora Toro Rosso nel 2008, appena uscito dall'università. Un cambiamento di ruolo che avrà ripercussioni, anche se Perrone sarà ancora coinvolto nelle strategie: "Sarò ancora nel giro delle attività strategiche, avere un passato nelle strategie aiuta a comprendere il Regolamento Sportivo, poi avrò molte cose da imparare nel nuovo ruolo, ma fa parte del gioco".

Perrone sarà l'uomo chiamato a conoscere a menadito il Regolamento Sportivo: "Il diavolo è nei dettagli. Molti dettagli che non ho dovuto prendere molto in considerazione nel mio ruolo precedente sono ora di di fondamentale importanza, quindi direi che il mio lavoro precedente mi ha aiutato ad avere una discreta base di conoscenze sul lato sportivo, ma poi ci sono molti altri punti che necessitano di un approfondimento ulteriore".

Niente è lasciato al caso, meno che mai i pit-stop. In questo senso le procedure saranno riviste in virtù del maggior peso delle nuove gomme da 18 pollici: "I pneumatici sono cambiati e abbiamo preso in esame la situazione per vedere come affrontarla. Le anteriori pesano due chili in più, le posteriori quattro. Abbiamo apportato di conseguenza alcune modifiche all'equipaggiamento, è una sfida per tutti i ragazzi ma sono motivati, stanno lavorando sodo in palestra con un programma appositamente dedicato per affrontare i nuovi pit-stop".


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