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AlphaTauri AT03: all'assalto della top 5

Obiettivo ambizioso e difficile, ma l'AlphaTauri ci crede anche grazie ad un posteriore Red Bull che va a completare una macchina nata con soluzioni interessanti per quanto riguarda muso e bocche dei radiatori

Matteo NovembriniMatteo Novembrini

14 feb 2022 (Aggiornato alle 13:07)

La terza della stirpe, quella che sogna il 5° posto tra i Costruttori. Il traguardo talvolta avvicinato ma mai raggiunto, è quello l'obiettivo della nuova arrivata: si chiama AlphaTauri AT03 ed ha la pesante eredità della AT02, la monoposto che ha garantito al team di Faenza i migliori risultati nella sua storia.

AT03, muso lungo e bocche avanzate

Nascere con l'obiettivo di non far rimpiangere le due sorelle maggiori, vale a dire AT01 ed AT02, non è per niente facile: la prima è riuscita nell'impresa di vincere un GP, l'altra al successo non ci è arrivata ma si è permessa il lusso di salire sul podio, traguardo mai banale, oltre a quello di infastidire l'Alpine per la quinta piazza tra i Costruttori e di mettersi dietro la Aston Martin. Il compito è arduo, e per farlo a Faenza si sono affidati ad una macchina interessante, che può rivelare in anteprima qualche soluzione adottata anche dalla casa madre Red Bull.

McLaren MCL36: rivoluzione nelle sospensioni

Per prima cosa, rispetto alle monoposto già mostrate (vale a dire Haas, Aston Martin e McLaren), la ex Toro Rosso ha scelto un concetto aerodinamico differente all'anteriore, con il muso lungo che arriva direttamente all'estremità dell'ala, la quale mostra un profilo inferiore piuttosto basso, dunque differente dalla soluzione apparsa sulla AMR22. Invariato lo schema sospensivo, con push rod all'anteriore e pull rod al posteriore, il che lascia la MCL36 l'unica, fin qui, ad aver azzardato un cambio di rotta per quanto riguarda le sospensioni. Le scelte più stuzzicanti per la AT03 comunque riguardano le pance e la zona del retrotreno, con rilievo a geometrie e posizionamento delle bocche dei radiatori: esse sono di forma squadrata e molto avanzate, il che svela un sistema di raffreddamento rivisto sul modello 2022 rispetto a quello 2021. La sezione delle bocche d'ingresso pone l'AlphaTauri vicina all'Aston Martin e lontana da Haas e McLaren, anche se poi i faentini non hanno sposato la scelta dei progettisti della AMR22 di dar vita ad un retrotreno con i sidepod rialzati. In questo senso invece la AT03 si avvicina molto di più alle soluzioni McLaren, con un retrotreno che si snellisce progressivamente, dissimile dunque sia dal notevole restringimento della VF-22 che dalla “bombatura” della monoposto di Vettel e Stroll.

Aston Martin AMR22: che originalità!

Posteriore Red Bull per sperare

Il posteriore della AT03 merita attenzione perché come è noto a Faenza hanno ereditato cambio e sospensione posteriore dalla Red Bull, per cui la scelta aerodinamica dell'erede della AT02 potrebbe rivelare una scelta identica anche per quanto riguarda la vettura di Milton Keynes. Dalla casa madre stavolta l'AlphaTauri può ereditare parti non vecchie di un anno, bensì della stessa specifica: questo potrebbe essere un bel vantaggio per la lotta di mezzo, che però sulla carta potrebbe essere ancor più serrata rispetto agli ultimi anni, nei quali è già stata molto intensa. Il sogno è quello di una top 5 tra i Costruttori che a Faenza è sempre sfuggita, chissà che questo non possa essere l'anno buono.

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