F1 2023, dove eravamo rimasti: Haas

F1 2023, dove eravamo rimasti: Haas© Getty Images

Dopo l'8° posto nel 2022, la scuderia americana punta su una VF-23 sulla quale dovrà essere migliore il processo di sviluppo, mentre Magnussen ed Hulkenberg saranno una coppia da osservare con attenzione

10.02.2023 ( Aggiornata il 10.02.2023 16:53 )

La squadra: con MoneyGram futuro più stabile

Più che in termini numerici, infatti, la squadra americana deve trovare stabilità tra un anno e l'altro. Gunther Steiner resta saldamente al comando, disponendo della totale fiducia di Gene Haas, anche se quella dell'altoatesino è stata una scelta forte: alla fine del 2020 aveva deciso di puntare su due giovani debuttanti, due anni dopo invece ha fatto totale marcia indietro mettendo in macchina due piloti esperti, affiancando Hulkenberg al già rientrante Magnussen. La gestione dei piloti, ad esempio, non è mai stato un punto forte del team, che però ha messo sul piatto altri aspetti positivi: dalla nefasta stagione 2021 chiusa con zeri punti (colpa di una macchina abbandonata a sé stessa) la squadra pare aver imparato l'arte di arrangiarsi, e più in generale di saper sfruttare al massimo ciò che si ha tra le mani. Piuttosto, una nota dolente pare essere la rapidità con cui dalla fabbrica arrivano i pezzi nuovi: l'impressione è che gli sviluppi siano spesso zoppicanti ed in un'annata che potrebbe essere ancora più combattuta, almeno a centro gruppo, rispetto a quella precedente, questo potrebbe significare soffrire di più. Di certo, le vicende economiche degli ultimi tempi non hanno aiutato: prima il Covid, poi la guerra tra Russia ed Ucraina che ha portato alla perdita dello sponsor principale, Uralkali, il quale ha dato una grossa mano, forse decisiva, a cavallo tra il 2020 ed il 2021. Pianificare gli sviluppi nel corso di un'annata che si apre con la perdita dello sponsor principale non è facile per nessuno e Steiner da questo punto di vista è stato in grado di metabolizzare molto bene l'uscita di Uralkali. Tuttavia, a prescindere dalle pubblicità, la velocità del lavoro in fabbrica dovrà per forza di cose aumentare se si vuole andare a prendere chi sta davanti, ed in questo senso l'arrivo di MoneyGram toglie pressione: adesso, sul piano economico, preoccupazioni non ce ne sono; la palla, come detto da Steiner, passa ai suoi ingegneri, perché adesso con le spalle coperte, economicamente parlando, si può programmare senza affanni.

Steiner: "Abbiamo una base dalla quale partire"


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