Dopo l'8° posto nel 2022, la scuderia americana punta su una VF-23 sulla quale dovrà essere migliore il processo di sviluppo, mentre Magnussen ed Hulkenberg saranno una coppia da osservare con attenzione
Il legame con la Ferrari è forte, e del Cavallino alla Haas hanno praticamente tutta la meccanica: dunque non solo power unit, ma anche cambio, sospensione anteriore e sospensione anteriore. Questo per dire che la base di partenza sulla carta è buona, poi sta alla squadra aggiungere alla meccanica Ferrari ed al telaio Dallara un'aerodinamica che possa funzionare a dovere. Di alti e bassi nel corso del 2022 ce ne sono stati tanti, anche se in generale la VF-22 ha sempre dato l'impressione di avere un bel potenziale non sempre sfruttato dai piloti: Schumacher ha pasticciato con gli assetti commettendo troppi errori, Magnussen invece, pur dando un contributo importantissimo, talvolta si è fatto prendere dalla foga compromettendo il risultato nei primi giri. In sostanza, la VF-22 ha dimostrato di non avere particolari punti deboli, e magari questa potrebbe essere la chiave per sviluppare la futura VF-23, alla quale in linea molto generale si chiederà maggior costanza di rendimento. Il difetto principale del vecchio modello, probabilmente, è stato il peso in eccesso: avvicinarsi o ancora meglio centrare il peso minimo sarebbe già una garanzia in più a livello di prestazioni.
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