GP Italia: i 5 temi del fine settimana

GP Italia: i 5 temi del fine settimana© @RedBullRacing

La Ferrari tenta il tutto per tutto e si prende un bel podio, ma non basta per fermare Max Verstappen, giunto al record assoluto di vittorie consecutive; respira l'Alfa Romeo-Sauber

04.09.2023 ( Aggiornata il 04.09.2023 11:04 )

Prova d'orgoglio

Qualche attempato il dubbio se lo è fatto venire: ma Jean Todt, li avrebbe davvero lasciati correre? Domanda retorica, perché chi ricorda il pragmatismo di Jean Todt sa già anche la risposta: no, non li avrebbe lasciati correre. Avrebbe congelato le posizioni molto prima, senza mettere in discussione un podio che, in una stagione del genere, non è mai un risultato scontato.

Ma questa non è la Ferrari di Jean Todt (sfortunatamente, dirà qualcuno che rimpiange i bei tempi andati). Questa è la Ferrari di Frederic Vasseur, che in comune con il capo dell'epoca d'oro ha solo il passaporto francese. Jean non avrebbe tollerato rischi inutili (almeno se ci fosse stato Schumi davanti), Fred invece ha preferito avere gara libera tra i suoi due alfieri. Anche a costo di mettere a repentaglio un podio molto sentito, ha preferito così ed alla fine ha avuto ragione: ha lasciato che fosse la pista a decretare chi tra Sainz e Leclerc fosse il più meritevole di salire sul podio ed ha regalato una cartolina piacevole di questo GP d'Italia. Fosse finita male, non avremmo voluto essere in lui: ma facciamo che per stavolta è andata bene e che al muretto si sono presi un rischio “calcolato”.

Sarebbe stata una disdetta finire con le macchine incidentate in un weekend così. Era il fine settimana del tutto per tutto, per il Cavallino Rampante: pista favorevole (nel senso che era più adatta rispetto ad altre), assetto ad hoc, alettoni scarichi e motore fresco, che su un tracciato del genere offre sempre qualcosa in più. Si è giocata tutto la Ferrari ed alla fine ha portato a casa la pole position, un podio ed il 4° posto, che era oggettivamente il massimo possibile. Si è portata a casa, momentaneamente, anche la terza piazza nella classifica Costruttori, sebbene per confermarla ci vorranno ancora otto gare. Il podio di Monza, invece, nessuno lo potrà togliere a Carlos Sainz, nemmeno quei ladri che nella nottata milanese hanno provato a sfilargli l'orologio: Carlitos, evidentemente in stato di grazia nella domenica italiana, è riuscito ad intercettarli con l'aiuto di passanti e forze dell'ordine. Meglio di così...

Meglio di così non poteva fare, la Ferrari. Al tramonto della gara di Monza, c'è forse l'amara consapevolezza che è passata anche la migliore occasione per vincere una gara quest'anno, ma non devono pensarci, a Maranello. Per il momento, meglio godersi la miglior prestazione dell'anno, arrivata con una scelta rischiosa, ma consapevole, sin dal momento di deliberare gli assetti. Assetti che hanno fatto volare Carlos Sainz, più in palla di Leclerc per tutto il fine settimana, con il monegasco che dopo un venerdì negativo ha scelto di fare copia e incolla delle regolazioni del compagno di squadra, traendone giovamento pure lui. Si sono sfidati sul giro secco e pure in gara, potendo permettersi il lusso di guardarsi negli occhi e di sorridere a gara finita, consapevoli di aver rischiato ma senza aver mandato all'aria tutto. E' stato un duello che ha entusismato e preoccupato, il loro: qualcuno ha avuto un tuffo al cuore gratuito, altri hanno, tutto sommato, gradito. Perché per un momento, ma solo per un momento, è stato come se le Red Bull non ci fossero.

Le Red Bull c'erano, purtroppo, ed erano lì davanti. Ma a parte Max e Checo, la Rossa è stata la migliore a Monza. Doveva essere così e la Rossa ci è riuscita: non tutto quest'anno è andato per il verso giusto, ed essere fuori portata per Mercedes, McLaren e Aston Martin è stato comunque un sollievo, seppur su un tracciato unico e poco indicativo. Monaco e Monza, agli estremi, sono le due eccezioni di un calendario che non ha altre piste come la prima o la seconda, ma danno punti come tutte le altre. In Italia i punti della Rossa sono stati 27, abbastanza per balzare davanti ad una Aston Martin con cui sarà presumibilmene battaglia fino alla fine per il podio tra i Costruttori. Non è stata la stagione che ci si aspettava, a Maranello, ma a Monza era difficile chiedere di più. Almeno di fronte al suo pubblico, la Ferrari 2023 è riuscita a regalare un sorriso.

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