F.1, 15 anni dopo il Crashgate: Massa non molla il Mondiale 2008

F.1, 15 anni dopo il Crashgate: Massa non molla il Mondiale 2008© Motorsport Images

Il brasiliano cerca il sostegno della Ferrari, mentre i suoi legali attendono una risposta dalla FIA entro ottobre: "Speriamo di avere anche il sostegno di Hamilton"

Presente in

Daniele Drago/Edipress

29.09.2023 ( Aggiornata il 29.09.2023 14:59 )

Sono passati 15 anni, ma il Mondiale di Formula 1 del 2008 è per i ferraristi, ma soprattutto per Felipe Massa, una ferita aperta che stenta a rimarginarsi, e che anzi, intensifica il dolore proprio nel giorno della ricorrenza di quel Gran Premio di Singapore di 15 anni fa che contribuì a consegnare, indirettamente, a Lewis Hamilton il suo primo Titolo Mondiale. Almeno, secondo quanto sostiene lo stesso Massa quando parla del Crashgate. Ma andiamo con ordine, e facciamo il punto della situazione ad oggi.

Cos'è il Crashgate del 2008

Per chi non lo ricordasse (ma sarete in pochi...): lo scandalo Crashgate ha avuto luogo durante il GP di Singapore del 2008. Durante la gara, a Nelson Piquet Jr. (Renault) fu ordinato di schiantarsi intenzionalmente per far uscire una Safety Car e favorire la strategia del compagno di scuderia Fernando Alonso. L'incidente ha compromesso la gara di Massa, che si è piazzato 13° e fuori dalla zona punti. Poi, la gara finale a Interlagos consegnò definitivamente il titolo a Hamilton dopo il discusso sorpasso alla Toyota di Timo Glock durante l'ultima curva.

La lettera degli avvocati di Massa alla FIA

La vicenda, come in molti sapranno, continua ancora oggi. Massa si è infatti rivolto allo studio londinese Enyo Law per riottenere quel Titolo. Il team legale del pilota brasiliano ha scritto una lettera alla FIA dove si legge che "il signor Massa è il legittimo Campione Piloti del 2008, e la F.1 e la FIA hanno deliberatamente ignorato la cattiva condotta che lo ha privato del titolo". Massa, secondo gli avvocati, è stato "vittima di una cospirazione commessa da individui ai più alti livelli della F.1, insieme alla FIA e al management della Formula Uno".

"Speriamo nel sostegno di Hamilton"

Bernardo Viana, un altro dei legali a cui Massa si è affidato, ha dichiarato che "come ha ammesso lo stesso Ecclestone, i risultati di Singapore dovrebbero essere annullati interamente". Se così fosse, la classifica sarebbe stravolta e guidata proprio da Massa. A livello di tempistiche, Viana ha anche anticipato che "Formula 1 e FIA ci hanno promesso una risposta alla nostra lettera di precontenzioso entro la metà di ottobre".
Ma la novità sta nel fatto che Viana punta anche sulla collaborazione dello stesso Hamilton: "Lewis è un importate ambasciatore della Formula 1 e dell'integrità sportiva, oltre che un cittadino onorario del Brasile, molto amato dai brasiliani. Speriamo di avere il suo sostegno".

Massa: "Quel titolo è mio, lotterò fino alla fine"

Che Hamilton possa ritornare su una vicenda vecchia di 15 anni, e che lo priverebbe tra l'altro sia di un Titolo che del record di Mondiali conquistati alla pari con Michael Schumacher, appare francamente improbabile. Ma sulla determinazione di Massa a ottenere quel Mondiale, ci sono pochi dubbi.
Il brasiliano lo ha sottolineato un'altra volta in occasione dello scorso GP di Monza: "Ho una certezza: quel Titolo è mio ed è il 16° Titolo Piloti della Ferrari - ha dichiarato Felipe ai microfoni del TG1 -. Ho ingaggiato un team di legali molto forte". Massa inoltre ha coinvolto la stessa Ferrari, dichiarando di aspettare un appoggio da Maranello: "Lotteremo fino alla fine per ottenere giustizia in questo sport. Non capisco perché un caso di manipolazione non possa essere verificato nel modo giusto, anche se un anno, due anni o 15 anni dopo. In questo momento non ho ancora avuto il supporto della Ferrari, ma mi aspetto un aiuto da loro. Sono ottimista: lotterò per la giustizia fino alla fine".

Briatore sì, Massa no: la F1 e l'insostenibile arroganza del potere


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi