Hamilton: il sì alla Ferrari è stata una decisione d'istinto

La decisione è nata così, "di pancia". Lewis Hamilton racconta ancora del come si è arrivati alla notizia clou dell'inverno della Formula 1: il passaggio in Ferrari. Di più: l'addio a Mercedes dopo una vita sportiva insieme.

Lo scoop giornalistico del 1 febbraio ha aperto una giornata culminata nell'ufficializzazione accelerata di un accordo imprevisto. 

Una scelta nascosta anche ai genitori

"Non ne ho parlato con nessuno, non l'ho detto ai miei genitori fino al giorno in cui è stato dato l'annuncio. Quindi, nessuno sapeva nulla", racconta Hamilton, al podcast di BBC Sport, F1: Back to Base.

In Bahrain ha spiegato altro, di come sentisse che fosse arrivato il momento di fare la scelta migliore per la sua, di storia. Dopo aver scritto la storia con Mercedes.

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E Lewis approfondisce il concetto, "volevo davvero farlo per me stesso, in definitiva dovevo capire cosa fosse meglio per me.

È accaduto tutto molto in fretta, conosco Fred da molto tempo. Per quanto mi riguarda, ero entusiasta verso un nuovo anno ma non sapevo davvero cosa avrebbe riservato il futuro".

Pochi ragionamenti e una scelta d'istinto

Ecco, un passaggio forse decisivo, perché il futuro in Mercedes non poteva più garantire le certezze granitiche sulle quali Hamilton ha costruito il dominio nella fase della F1 turbo-ibrida, tra il 2014 e il 2020. Se vengono meno le certezze assolute di competitività, allora il fascino di una carriera conclusa in Ferrari è enorme.

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"Non sapevo per quanto tempo ancora avrei corso, però sapevo di sentirmi ancora super concentrato, dedicato, entusiasta all'idea di continuare a correre.

L'opportunità è spuntata così e mi sono detto: ok, pensaci per un secondo. Non ho avuto molto tempo per pensarci, ho dovuto decidere sulla base dell'istinto e ho deciso di cogliere quest'opportunità".

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