Andretti non molla il progetto F1: "Non potranno dirci di no"

Andretti non molla il progetto F1: "Non potranno dirci di no"© Sutton Images

L'ambizione è di ricevere il via libera per debuttare nel 2026 e preparare l'ingresso di Cadillac nel 2028 quale motorista impegnato in prima persona

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Fabiano Polimeni

11.04.2024 ( Aggiornata il 11.04.2024 09:51 )

Lo spiraglio lasciato dalla Formula 1 alle ambizioni di Andretti Cadillac guarda al 2028, con Andretti "cliente" di GM e una proposta rovesciata rispetto al fattore principale Andretti Global. In sintesi: prima il costruttore (motorista), poi il team cliente. Nel 2028 sarà pronta la power unit sviluppata da GM, motorista iscritto alla FIA per sviluppare e realizzare la nuova generazione di motori che debutterà dal 2026.

Sottotraccia, Michael Andretti lavora perché il progetto arrivi in Formula 1 prima del 2028. La presentazione del quartier generale di Silverstone è un altro passo in questa direzione.

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L'ardua missione di Andretti: convincere la Formula 1

"Stiamo ancora lavorando con la FOM e dimostreremo che stiamo portando molto alla festa. "General Motors è una grande azienda che si sta unendo a noi, non vengono solo per esserci ma per essere una parte importante della nostra squadra e credo che non si sia ancora capito quanto questo sia importante", commenta Andretti a Sky News.

"Credo che, una volta che tutti avranno capito cosa stiamo realmente mettendo insieme, non potranno più dire di no".

La bocciatura della F1 vale ricordare da quali basi sia stata supportata: "(...) La presenza di un 11° team non apporterebbe, di per sé, valore al campionato. Il modo più rilevante in cui un nuovo iscritto potrebbe apportare valore è essendo competitivo. Non crediamo che il candidato potrebbe essere un concorrente competitivo". Così a inizio febbraio la FOM.

L'importanza di esordire prima della PU Cadillac

Michael Andretti coltiva l'ambizione di un cambio di rotta che permetta l'ingresso nel 2026, "è quello per cui stiamo spingendo in questo momento". Poi, ancora su Cadillac e General Motors: "Attualmente stanno realizzando un motore, sono già registrati per poterlo fare. Quindi, avremo un motore nel 2028 ma ovviamente dobbiamo costruirlo per arrivarci. Non siamo affatto ingenui, non pensiamo di presentarci all'improvviso nel 2028 con un nuovo motore e senza una squadra: abbiamo bisogno di due anni per prepararci ed essere pronti e competitivi quando ci saremo".

Sulle valutazioni commerciali, di un valore superiore per la Formula 1 dalla presenza di Cadillac accanto ad Andretti Global: "Riteniamo che non andremmo a diluire il piatto, pensiamo che contribuiremmo ad accrescerlo e, quando il piatto diventa più grande, tutti condividono una fetta più grande. È stato un po' frustrante, ma riusciremo a far valere le nostre ragioni.

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Una cosa che porteremmo è la General Motors, che non è poco. La General Motors non è mai stata in Formula 1, quindi il fatto che siano accanto a noi la dice lunga, perché non volevano impegnarsi da soli, ma con una partnership come la nostra".

Squadra statunitense, motorista statunitense, fino a un pilota "a stelle e strisce". Ce ne sarebbe a sufficienza per aprire le porte della F1 ad Andretti Cadillac, moltiplicatore di popolarità della categoria negli USA, secondo Michael Andretti: "Credo che sul mercato americano, che è ancora molto poco sfruttato, questo non farebbe altro che contribuire alla sua esplosione. Per noi è una cosa ovvia, e credo che lo sia per quasi tutti quelli con cui si parla, quindi dobbiamo ancora parlare con la FOM e fargli capire che sarà uno scenario migliore per tutti".

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