GP Canada, l’anteprima: 5 domande verso Montréal

Caso Ocon: un addio annunciato?

Sì. Monaco o no, quello tra Esteban Ocon e l’Alpine era un rapporto destinato a finire. Bisognerebbe essere all’interno del team per dirlo con certezza, ma non è da escludere che il non rinnovo alla fine del 2024 non abbia niente a che vedere con l’episodio del Portier nel corso del 1° giro del GP di Monaco. Sono in tanti a giurare che la decisione fosse stata presa già prima della trasferta in Costa Azzurra, e se così non fosse il contatto tra Esteban e Gasly avrebbe solo accelerato le pratiche di un divorzio già saldamente presente sia nei pensieri del team che di quelli del pilota.

Ocon ha la fama di “cattivo” per i tanti, e non sempre necessari, comportamenti sopra le righe soprattutto con i compagni di squadra: le cose si fanno in due, ma per uno finito nel mirino per incidenti con Perez, Alonso e Gasly, beh, forse c’è un motivo se in tutti questi rapporti non privi di episodi da “moviola” Ocon fosse sempre presente. Un’indole troppo aggressiva in pista, forse, ma figlia anche di una velocità che indubbiamente c’è nel piede destro di Esteban, pilota che come competitività ha tutto il diritto di esserci nella griglia del 2025. 

Audi, Williams e Haas sono tre opzioni, la Mercedes (dove Wolff è ancora manager di Esteban) un sogno difficilmente realizzabile, ciò che è certo è che il futuro di Ocon ora è tutto da scrivere. Nel suo palmarès ci sono incidenti ma anche testa a testa degni di nota con compagni di squadra mai comodi: la testa forse è un po’ calda, ma lo è anche il piede. Ed è un piede che merita un posto sulla griglia di partenza.

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