Horner: "Verstappen non cambierà, ha parlato con Norris"

Verso il GP di Gran Bretagna con ancora i fatti dell'Austria vivi. In Red Bull si difende la condotta di Verstappen: "Lando sta imparando cosa significhi lottare con Max"

Fabiano Polimeni

03.07.2024 ( Aggiornata il 03.07.2024 09:44 )

Riassumendo l'idea di Christian Horner dopo i fatti del giro 64 del GP d'Austria, siamo alla fase della "formazione".

Norris che sfida Verstappen per la vittoria, reclama il piazzamento con una McLaren più veloce deve anche considerare l'avversario che vuole detronizzare dal gradino più alto del podio.

"C'è un aspetto, penso, ed è legato a Lando che sta imparando come lottare con Max, sono in quella fase. Inevitabilmente, nelle prossime gare ci saranno altre lotte ravvicinate tra i due, visto quanto sono vicine le macchine", commenta Horner alla vigilia di Silverstone.

Dopo l'Austria Verstappen e Norris si sono parlati

"Max è un racer duro, probabilmente uno dei corridori più duri che ci siano in pista. Tutti sanno che se andrai a lottare con Max, lui darà il meglio di sé".

Poi, rivela: "Ho capito che si sono già parlati, non credo ci sia nessun problema. Di sicuro, dalla prospettiva di Max, lui non cambierà di certo". 

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Resta il dato di una condotta di gara penalizzata dai commissari, che hanno ritenuto Verstappen completamente responsabile dell'incidente con Norris. Ergo, l'errore - in punta di regolamento - c'è stato e ha un unico responsabile. 

Nel dopogara del GP d'Austria, Andrea Stella ha collegato la lotta Verstappen-Norris e le sue conseguenze a interventi non sufficientemente netti della FIA al tempo della sfida mondiale del 2021. 

L'Austria non è il risultato dei fatti del 2021

A conti fatti, nonostante le responsabilità dell'incidente con Norris, la penalità inflitta a Max si è risolta senza effetti. Al punto da lasciare Stella interrogarsi sulla necessità di rivedere le norme e creare una proporzionalità con il danno causato al pilota in battaglia.

Horner non ci sta a collegare i fatti del GP d'Austria a una conseguenza del confronto Verstappen-Hamilton: "Nel 2021 ha lottato in modo incredibilmente duro, è un pilota duro e da allora, per due anni, non ha battagliato con nessuno, essendo talmente davanti a tutti.

Il conflitto tra Max e Lando è cresciuto nell'arco di due, tre, quattro gare, nelle quali hanno corso l'uno contro l'altro da vicino e in modo duro. A un certo punto capita sempre la goccia che faccia traboccare il vaso, ed è avvenuto in curva 3.

Nel 2021, se ha fatto qualcosa di sbagliato è stato punito, al pari di Lewis per quello che ha fatto di sbagliato. Penso sia ingiusto e sbagliato bollare un pilota in questo modo, sono certo che nella foga del momento sia stato frustrante per Andrea, ma si è trattato solo di un gareggiare duro. Ha lavorato con Michael Schumacher per così tanti anni che lui, più di chiunque altro, dovrebbe saperlo".

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