Weekend da 11 per Norris, ma non prende il voto massimo per i troppi rischi. Verstappen corre da campione, bravo Russell mentre la strategia mette in difficoltà Hamilton e Sainz. Bocciatura pesante per la Sauber, che ha stabilito un primato negativo nella propria storia
Strategia coraggiosa, con soft al via, media nella parte centrale di gara e poi di nuovo una soft per il finale. Negli ultimi giri il terzo pit-stop è solo per fare un favore alla Red Bull: monta un’altra morbida (usata) e toglie il punto del giro veloce a Norris. Dopo aver ceduto nel corso del GP la posizione a Tsunoda, un bel lavoro di squadra. Per il resto, non un gran weekend in quello che rischia di essere il suo ultimo weekend da pilota di F1: sarebbe bello rivederlo ad Austin, ma non è scontato.
Baku è stato un episodio isolato, e dispiace dirlo ma ci sono poche sorprese nel constatarlo. In difficoltà con una macchina difficile da guidare, e domata solo da un talento come quello di Verstappen. Per lui il fine settimana è compromesso con il 13° tempo in Q2, in gara fa quel che può con la strategia più standard che c’è (media al via poi hard per il secondo stint) e dopo una buona partenza di sorpassi ne piazza pochi: dietro pure ad Alonso e Hulkenberg.
Nel pagellone giusto per sottolineare un dato inquietante: con 23 GP senza punti, è stato appena stabilito il nuovo record negativo nella ultratrentennale storia di Hinwil per la striscia di gare più lunga di sempre senza punti. Per il resto nient’altro da dire: se Zhou e Bottas finiscono davanti a Gasly e Ricciardo è perché Pierre è in giornata no e gli sbagliano pure strategia su una macchina che non va, mentre Daniel entra ed esce dai box.
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