Pirelli verso una Singapore riasfaltata, i ricordi del 2019 al "rallentatore"

Dov'eravamo rimasti? La Singapore ultimo teatro di una gara di Formula 1 fa data al 2019, vittoria di Vettel e un copione che, sul fronte gomme, venne scritto dal ritmo lumaca di un passo gara fino a 15" al giro più lento rispetto al giro di qualifica. Esigenza dettata dalla copertura ottimale della strategia, con un primo stint su gomme morbide da estendere fino alla finestra ideale e contrastare l'alto degrado termico delle gomme posteriori.

A Marina Bay torna un'altra Formula 1, domenica prossima le sfide sulle gomme saranno prevedibilmente differenti e l'estrema gestione del passo in avvio di Gran Premio dovrebbe essere un ricordo del passato. 

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Altre gomme, altre costruzioni e mescole hanno le 18 pollici Pirelli. In pista andranno le tre soluzioni più morbide, tra C3, C4 e C5, su un circuito cittadino puro, come tale soggetto a un'altissima evoluzione della gommatura e un inizio di week end con pista parecchio sporca.

Asfalto e pneumatici, sarà tutta un'altra Singapore

Le pressioni di gonfiaggio prescritte sono di 22 e 18 psi, sull'asse anteriore e posteriore, mentre i valori di camber negativo massimo si attestano a -3,50 gradi davanti e -2 gradi dietro.

La giornata del venerdì sarà particolarmente utile per scoprire la riasfaltatura curata dall'azienda italiana Dromo, su una tracciatura di Marina Bay storicamente molto sconnessa nel primo e secondo settore. 

"Le spettacolari azioni in notturna sulle strade di Singapore ci sono mancate! Ci troviamo davanti ad una gara quasi totalmente nuova perché gli pneumatici da 18 pollici hanno mescole e strutture completamente differenti da quelle di tre anni fa e sul circuito è stato posato quest’anno un nuovo asfalto", spiega Mario Isola.

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