GP Arabia Saudita, Mercedes: c'è del potenziale, ma troppa fatica nelle curve veloci

GP Arabia Saudita, Mercedes: c'è del potenziale, ma troppa fatica nelle curve veloci© Getty Images

L'assetto scarico non ha aiutato, ma Wolff, Russell ed Hamilton in coro hanno puntato il dito sulle caratteristiche della W15, che ha mostrato del potenziale (da estrarre) ma anche una certa sofferenza nelle curve veloci

11.03.2024 ( Aggiornata il 11.03.2024 13:04 )

Un 6° ed un 9° posto, non il bottino finale che la Mercedes si sarebbe aspettata dal GP Arabia Saudita. Un fine settimana difficile, che ha fatto emergere una marcata debolezza della W15 nelle curve veloci, e più in generale una vettura difficile da settare, costretta a girare aerodinamicamente scarica (anche da qui le difficoltà nelle curve più veloci) per non perdere troppo sul dritto. Una coperta insomma troppo corta, con lo spauracchio di una finestra di funzionamento ancora troppo stretta ed un posteriore ancora troppo ballerino: elementi che non possono far felici Toto Wolff, George Russell e Lewis Hamilton.

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Wolff: mezzo secondo perso in tre curve

Nell'analisi affidata ai canali ufficiali dei team, Toto Wolff ha spiegato così le difficoltà della Mercedes a Jeddah: "Non è stata una bella giornata per noi. È chiaro che stiamo lottando con la macchina nelle curve ad alta velocità. Siamo competitivi altrove, ma in tre curve perdevamo circa mezzo secondo. Per i piloti è stato quindi incredibilmente difficile attaccare. Abbiamo provato qualcosa di diverso sulla strategia ma sfortunatamente, con i bassi livelli di degrado che abbiamo visto in pista, non ha funzionato. Le congratulazioni devono andare a Ollie Bearman; è saltato in macchina con così poco preavviso e ha fatto una grande gara, soprattutto nell'ultimo stint. Questo dimostra quanto sia alto il livello in Formula 2.

C’è tanto che possiamo imparare da questi primi due fine settimana di gara. Dobbiamo abbassare la testa per analizzare, comprendere e migliorare. È chiaro che abbiamo molto lavoro da fare, ma questi giorni difficili ti rendono migliore. Tutti sono impegnati a portare la macchina in una posizione migliore e non vediamo l’ora di tornare più forti in Australia".

Russell: prestazione da estrarre

Russell ha disputato tutta la gara negli scarichi della Aston Martin di Alonso, ma non è mai riuscito a passare: "E' stata una corsa lunga. Ho percorso quasi 40 giri a 1,5 secondi da Fernando Alonso ma non sono riuscito a superarlo. La monoposto scivolava troppo nelle curve veloci e non riuscivo ad avvicinarmi abbastanza per mettergli realmente pressione. Il sesto posto è stato probabilmente un buon risultato alla fine ed è chiaro che non abbiamo ancora trovato la giusta finestra di lavoro con questa vettura. Nel complesso, però, dobbiamo trovare un po’ più di prestazioni. Abbiamo visto che c'è del potenziale nella macchina, ma non lo abbiamo dimostrato quando contava. Dobbiamo capire il perché e migliorare in vista di Melbourne. Come abbiamo visto,c'è molto equilibrio dietro alla Red Bull, c’è tanto lavoro da fare ma credo nella squadra".

Hamilton: l'azzardo ci stava

Insieme a Norris, Hamilton ha provato a rimanere in pista al momento della safety car in attesa di un'altra neutralizzazione che però non è arrivata, costringendolo al 9° posto finale: "Abbiamo fatto del nostro meglio per andare lunghi nel primo stint, speravamo di poter trarre vantaggio da una safety car o da una VSC. Sfortunatamente non è mai arrivata e alla fine siamo finiti leggermente più indietro rispetto alla posizione di partenza. Valeva la pena provare qualcosa di diverso però. Abbiamo dato tutto quello che avevamo e questo è stato probabilmente il miglior risultato che potessimo ottenere oggi, visto come si è svolta la gara. C’è del potenziale in questa vettura, ma dobbiamo ancora aggiungere una buona dose di prestazioni. La macchina andava abbastanza bene nelle curve a media e bassa velocità, ma perdevamo terreno in quelle ad alta velocità. Le prossime gare saranno complicate ma faremo un grande sforzo per migliorare il più possibile. So che tutti in fabbrica abbasseranno la testa e lavoreranno più duramente che possono".


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