Russell, Red Bull e una superiorità imbarazzante

Russell, Red Bull e una superiorità imbarazzante© Getty Images

Russell ha corso in testa in Australia ma sulla forza e superiorità della Red Bull non ha dubbi: corrono al risparmio e con una superiorità imbarazzante, che suggerisce un basso profilo

Fabiano Polimeni

04.04.2023 ( Aggiornata il 04.04.2023 09:53 )

Meglio non farsi illusioni sulla superiorità, che rimane intatta, di Red Bull. George Russell certo non è tra questi e, dopo il GP d'Australia, sottolinea in termini ancora una volta plateali quanto la RB19 nelle mani di Verstappen sia una monoposto senza rivali.

Se dopo il Bahrain aveva pronosticato una Red Bull in grado di vincere tutte le gare quest'anno, dopo Melbourne ha commentato: "Senza alcun dubbio si stanno trattenendo, sono quasi in imbarazzo nel dimostrare il loro vero potenziale, perché più dimostrano globalmente di essere più veloci, più lo sport proverà in qualche modo a rallentarli".

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Considerazioni a BBC Radio 5 che, per certi versi, si collegano con le parole di Christian Horner delle scorse settimane: gli avversari staranno studiando un modo per provare a rallentarci, una direttiva tecnica o chissà cosa.

Nessun motivo per spingere a fondo

Meglio non "dare nell'occhio", il concetto di base. Ora, che all'Albert Park, in gara, i distacchi non siano stati quelli esagerati misurati a Sakhir e Jeddah si deve esclusivamente a una serie di fattori, tra cui le molte interruzioni e una gara da gestire su un unico pit-stop e le gomme da salvaguardare.

Verstappen ha corso al risparmio e ha ammesso l'inutilità di prendersi rischi nella lotta con Hamilton, tanta era la consapevolezza della superiorità Red Bull che avrebbe permesso di recuperare in pista. Detto, fatto. In qualifica, poi, appena le gomme sono entrate nella finestra di temperatura corretta, il vantaggio è tornato ai soliti 2 decimi sul primo inseguitore.

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"Realisticamente hanno un vantaggio, probabilmente, di 7 decimi sul resto del gruppo. Non so quale possa essere la differenza di ritmo al momento, però Max non ha motivo di spingere né lo ha Red Bull.

Hanno fatto davvero un gran lavoro, non possiamo non riconoscerglielo, quanto a noi dobbiamo chiaramente migliorare", ancora Russell.


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