Penalità Sainz, rigettata la richiesta di revisione della Ferrari: ecco perché

Penalità Sainz, rigettata la richiesta di revisione della Ferrari: ecco perché© Ferrari

La procedura doveva decidere, anzitutto, se le nuove prove avanzate dalla Ferrari per supportare la richiesta di revisione della decisione fossero rilevanti e ammissibili

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Fabiano Polimeni

18.04.2023 09:13

Non ci sono le precondizioni perché la richiesta di revisione della decisione dei commissari, a penalizzare Carlos Sainz nel GP d'Australia, possa essere accolta. Il dispositivo della decisione del processo di riesame avviato dalla Ferrari è stato pubblicato dalla FIA alle 13:45 e i commissari approfondiscono gli elementi avanzati dalla Ferrari a supporto della richiesta di revisione di una sanzione considerata eccessiva.

"Non ci sono nuovi elementi rilevanti e significativi, indisponibili alle parti richiedenti la revisione al momento della decisione in oggetto. La richiesta è pertanto rigettata", la breve sintesi con la quale il collegio giudicante dei commissari - nella stessa composizione del GP d'Australia - ha valutato le richieste Ferrari, dopo un'udienza tenutasi in videoconferenza e convocata alle 8:00. 

I punti alla base della richiesta di revisione 

I nuovi elementi sottoposti dalla Ferrari ai commissari sono stati, nell'ordine: "(...) la telemetria della macchina di Sainz dopo il secondo restart; una testimonianza di Sainz e altre testimonianze di piloti che appartengono alle interviste date nel dopo gara da Alonso e da altri piloti".

La posizione della Ferrari e del suo pilota, nel supportare la richiesta di revisione fondata su dati telemetrici e sulle testimonianze verbali, ha fatto leva su un precedente degli anni scorsi che ebbe protagonista la Force India. Il fatto è relativo all'incidente tra Perez e Massa, nel 2014, all'ultimo giro del GP del Canada.

I commissari hanno contestato la validità della telemetria e dei commenti successivi a un episodio di gara quali fatti "nuovi, rilevanti e indisponibili".

Il caso Force India

In particolare, i commissari hanno sottolineato come le testimonianze verbali e i dati telemetrici, nel caso specifico, non siano un elemento ammissibile, diversamente da quanto avvenuto in passato.

"Le circostanze fattuali della decisione dei commissari in oggetto sono piuttosto diverse.  La vicenda del team Sahara Force India era relativa a un'udienza post-gara su un episodio (in altri termini, non era chiaro ai commissari chi fosse in errore per la collisione in questione). Il pilota non era disponibile a presenziare all'udienza perché era stato portato in ospedale a seguito dell'incidente. L'udienza è andata avanti senza la possibilità per il concorrente di parlare con il proprio pilota e ottenere una sua versione. Questo accadde dopo l'udienza e la versione del pilota fece una luce diversa sui fatti che erano stati sottoposti ai commissari. 

L'editoriale del direttore: Cose da Hyperstar

In questo caso, la caratteristica distintiva è che la nostra decisione è stata assunta in gara. Non abbiamo ritenuto necessario ascoltare Sainz o altri piloti per decidere che era da ritenere completamente responsabile della collisione. Una decisione che noi, e altri collegi dei commissari, assumiamo di routine e siamo invitati a prendere, quando le cause della collisione sono chiare ed è necessario infliggere penalità cronometriche il più rapidamente possibile", si legge nel lungo dispositivo dei commissari.

La telemetria, le gomme fredde e il poco grip

Quanto alla telemetria in sé, non è stata considerata un dato nuovo, rilevante né significativo e "i dati presentati con la petizione sono nel migliore dei casi ambigui e a nostro avviso non discolpano Sainz, bensì avvalorano la nostra decisione che fosse da ritenere totalmente colpevole (...).

In merito alla ripartenza, alle gomme fredde e al basso livello di aderenza offerto dal circuito, "sono condizioni che ogni concorrente deve tenere in considerazione e alle quali deve adeguarsi. Nel provare a frenare tardi, mentre gareggiava con Gasly, ha assunto il rischio, da pilota, che potesse perdere il controllo della macchina", si legge ancora nel documento dei commissari.

Infine, le parole di Sainz e quelle dei commenti di altri piloti dopo la corsa, secondo i commissari non sono altro che "la prova a supporto della posizione per cui il livello di aderenza era basso e le gomme fredde.

Ancora, essendo queste dichiarazioni state fatte dopo la nostra decisione, non c'è nulla in tali commenti di significativo né rilevante sulle nostre considerazioni".

Leggi il pdf della decisione dei commissari sul Right of Review Ferrari


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