GP Austria, l'anteprima: Red Bull per fare 101, sprint permettendo

GP Austria, l'anteprima: Red Bull per fare 101, sprint permettendo© Getty Images

Red Bull favorita d'obbligo, ma fa leggermente più fatica quando ha meno tempo per girare nelle libere: una piccola occasione per Aston Martin, Mercedes e Ferrari, con la pioggia che può scombussolare ulteriormente i piani

28.06.2023 ( Aggiornata il 28.06.2023 14:27 )

È un Mondiale ormai fortemente indirizzato, nonostante alle spalle ci siano solamente 8 dei 22 GP previsti. Per cui serve uno sforzo supplementare per andare a cercare spunti di interesse e temi caldi, come per un GP d'Austria che di base offre già una differenza: il ritorno della sprint race. 

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Gara sprint, avanti con il nuovo format

Dopo aver debuttato a Baku, il nuovo format vivrà a Spielberg la sua seconda apparizione stagionale. Per dovere di cronaca, una rispolverata di cosa cambia e cosa no nel 2023: l'aspetto più importante è che il risultato della gara di 100 chilometri non stabilirà più l'ordine di partenza del GP della domenica, con quest'ultimo già definito dalle qualifiche del venerdì. Con la nuova programmazione del fine settimana, il sabato diventa una giornata a sé stante, con qualifiche shootout e mini gara: nelle qualifiche brevi (12 minuti per il Q1, 10 per il Q2 e 8 per il Q3) vige l'obbligo di utilizzo della mescola media nei primi due segmenti di qualifica e della mescola morbida nel terzo, senza eccezioni (pioggia a parte). 

Baku ha dato conferma di quello che già si pensava in passato, cioè che dal momento che si vuole a tutti i costi una doppia gara, era inutile legare il risultato della prima alla griglia di partenza della seconda, e forse è stato anche giusto, da un punto di vista televisivo, introdurre una nuova qualifica, molto più rapida, rispetto alle FP2 del sabato mattina dei weekend "sprint" che poco o nulla permettevano di capire, dal momento che le squadre giravano con programmi propri simulando i passi gara, un qualcosa di complicato da seguire con attenzione.

Il vero "danno" del nuovo format, semmai, è la grande assenza di prove libere, ridotte ad un'unica sessione al venerdì per un totale di soli 60 minuti di attività. Decisamente troppo poco, considerando il carico di lavoro che le squadre hanno da svolgere quando vanno in pista. Però, sarà così per tutti: vitale il lavoro al simulatore, e guai ad avere intoppi nelle libere 1, pena andare in parco chiuso completamente alla cieca.

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