GP Azerbaijan, FP1: Leclerc a sandwich tra le due Red Bull

GP Azerbaijan, FP1: Leclerc a sandwich tra le due Red Bull© Getty Images

L'unica sessione di prove libere del weekend si è chiusa con il miglior tempo di Verstappen, che ha chiuso davanti a Leclerc e Perez

28.04.2023 ( Aggiornata il 28.04.2023 12:40 )

Quello del GP Azerbaijan sarà il fine settimana probabilmente più intenso che la F1 ricordi, ed è partito con la prima (ed unica) sessione di prove libere del fine settimana. Un turno che ha visto Leclerc 2° a soli 37 millesimi da Verstappen, il più veloce, e davanti all'altra Red Bull di Perez. Sainz ha chiuso 4°.

GP Azerbaijan: gli orari

Girare il più possibile

L'imperativo per questa sessione è stato innanzitutto quello di girare il più possibile. Mettere in cascina il maggior numero di giri sia per togliersi la ruggine dopo un mese di inattività, sia per le verifiche tecniche e soprattutto perché questa era l'unica sessione utile per verificare la base della messa a punto partorita al simulatore. Girare era utile anche per mettere alla prova il nuovo asfalto di Baku, praticamente rifatto lungo tutto il circuito ad eccezione del tratto tra curva 13 e curva 16.

Tra chi aveva esigenza di girare, sembra paradossale dirlo, la Red Bull: i campioni in carica si sono presentati in pista con alcune novità molto importanti. La RB19 infatti si è presentata a Baku con una modifica all'imboccatura delle pance, con una sezione di ingresso delle pance complessivamente ridotta, il tutto a beneficio dello scorrimento dei flussi, con un'area maggiore verso fondo e diffusore. Insieme a questo, un ritocco agli specchietti ed una leggera modifica al fondo. 

La Ferrari, come la Aston Martin, si è limitata ad un'ala posteriore per migliorare la resistenza all'avanzamento, mentre Mercedes oltre a modifiche alle prese dei freni è andata in pista con i bordi dell'ala posteriore rivisti ed una sospensione anteriore leggermente modificata. 

Baku: novità anche per quanto riguarda il Drs

Magnussen e Gasly, weekend in salita e tempo perso per tutti

L'alta attività in pista è stata rallentata dalla bandiera rossa esposta per il ko di Gasly. Il francese, dopo circa un quarto d'ora dalla bandiera verde, è rimasto appiedato con il retrotreno della sua A523 in fumo, un problema non da poco considerando il lavoro che aspetta il suo box, oltre al fatto che Pierre andrà in qualifica con appena 7 giri percorsi. Guai anche per Magnussen, rimasto fermo nella via di fuga di curva 1 più o meno nello stesso istante di Gasly. Anche per il danese della Haas sarà un fine settimana in salita, perché pure lui andrà in qualifica con soli 8 giri all'attivo. 

Le prime informazioni di casa Alpine parlavano di perdita di pressione idraulica, e per sicurezza la scuderia francese ha preferito controllare anche la vettura di Ocon. Molto basso dunque il chilometraggio per Alpine in questa sessione del venerdì.

La bandiera rossa ha chiaramente rallentato il lavoro di tutte le squadre, che hanno perso tempo prezioso. Lo stop è stato di circa 13 minuti.

Comanda Verstappen

La classifica finale del turno è stata figlia della simulazione di qualifica arrivata un po' per tutti nei minuti finali della sessione. In queste circostanze è arrivato il miglior tempo di Max Verstappen, al comando in 1'42"315, con 37 millesimi di margine su un buon Leclerc (il monegasco è stato protagonista di due lunghi in FP1, ma ha trovato la quadra nel finale). Terzo Perez a 0"139, quindi Sainz che ha chiuso 4° a 0"584.

Assente Alonso nella lista di chi ha provato il giro di qualifica: lo spagnolo ha perso del tempo per un problema al Drs (restava chiuso) e appena tornato in pista ha ripreso il lavoro su gomma media usata, evitando così l'assalto al tempo. Stessa sorte anche per la Mercedes, che ha lavorato molto sul passo.

I tempi


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