Il bel sorpasso con Ocon, Gasly e Vettel protagonisti raccontato dal pilota Alpine. Vettel spiega le ragioni della manovra su Gasly non ideale nei tempi dell'attacco
"Ho parlato con Seb, ho pensato: lì c'è il rilevamento del DRS e sta superando Pierre troppo presto, perché non avrà il DRS.
Io ho alzato appena il piede dell'acceleratore, ho costruito un piccolo gap per poter sfruttare la velocità in rettilineo; la sorpresa poi, la conferma anzi, del DRS preso da Pierre.
Sono riuscito a prendere il lato sinistro della pista, Seb è stato molto corretto, a dire il vero. Avrebbe potuto chiudere un po' sulla sinistra e non l'ha fatto, io sono riuscito a passare all'esterno di curva 5". È la cronaca di un sorpasso duplice in una lotta a tre monoposto.
Che il posizionamento verso il Kemmel e il sorpasso su Gasly non fosse secondo il manuale delle condizioni ideali lo sa bene anche Vettel, a riconoscerlo nel dopogara.
"È stato un po' un peccato, Ocon è stato un po' fortunato a prendermi lì. Non avevo il DRS ed ero a corto di energia.
Si è trattato di una fase sfortunata perché non sono riuscito a stare davanti a Pierre in uscita dal box. Non so, forse con un miglior giro di uscita o con un pit-stop migliore quel mezzo secondo ci avrebbe permesso di passarlo subito e sarebbe stata tutta un'altra storia".
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