Verstappen, Perez e Monaco: "Non chiedetemi queste cose, capito?"

Verstappen, Perez e Monaco: "Non chiedetemi queste cose, capito?"© Getty Images

Il rifiuto di restituire la posizione a Perez è difeso da Max via radio. Verstappen non gioca da uomo squadra e le ragioni sono da cercare nella qualifica di Montecarlo

Fabiano Polimeni

14.11.2022 ( Aggiornata il 14.11.2022 10:03 )

Davvero stupisce il comportamento di Verstappen all'ultimo giro a Interlagos? Dovrebbe in misura minore, poiché tanto Max si è dimostrato grandissimo nelle prestazioni in questi anni, quanto individualista e poco incline alle ragioni di squadra.

In passato accadde con Carlos Sainz in Toro Rosso che rifiutasse indicazioni dal muretto per gestire le posizioni. Altri tempi, altra maturità allora - si dirà - dietro il "No!" di Singapore alla richiesta di dare la posizione al compagno di squadra.

Il GP del Brasile si chiude con una Red Bull non all'altezza di sfidare una Mercedes in stato di grazia e lascia scorie sul campo. Perez concede la posizione a Verstappen perché possa provare l'attacco alla quinta posizione di Alonso, con il patto di restituire la sesta piazza a Perez se non fosse riuscito nella missione. Max ignora le richieste dell'ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase. Fa di più, via radio: "Ve l'ho già detto l'ultima volta, ragazzi non chiedetemi queste cose nuovamente, ok? Ci siamo capiti? Ho dato le mie motivazioni e le confermo".

Perez e l'incidente al Portier non per caso

Da molto tempo ormai la collaborazione tra Perez e Verstappen è a un livello minimo. Gli episodi delle scie in qualifica negate si sommano a un quadro che rimanda, secondo i rumours, ai fatti del GP di Monaco, l'incidente in Q3 di Perez, al Portier. Un episodio provocato da Perez, che impedì a Max di effettuare l'ultimo giro veloce e scrisse la griglia di partenza con Perez terzo e Verstappen quarto. Dopo quel week end anche Jos Verstappen si lasciò andare a commenti su strategie in gara favorevoli più a Checo che non a Max. Questo l'antefatto.

Di certo ci sono delle basi note alla squadra che spiegano il comportamento di Max. Nelle dichiarazioni pubbliche, poi, Verstappen si limita ad aggiungere come "dobbiamo andare avanti, c'è l'ultima gara ad Abu Dhabi e sono testa a testa: se avrà bisogno di aiuto per finire davanti a Charles allora glielo darò". 

Perez: "Ecco chi è Max davvero"

Perez che fu ribattezzato ministro della Difesa per il contributo enorme che diede un anno fa ad Abu Dhabi è costretto ad accettare, da secondo pilota, il comportamento di Max. 

Via radio, dopo l'accordo non rispettato di restituire la posizione, si è lasciato andare a un "dimostra chi è realmente".

Poi, prosegue nel dopogara del GP del Brasile: "Mi era stato detto di lasciarlo passare, che avrei riavuto la posizione. Dovreste chiedere a lui, dopo tutto ciò che ho fatto per lui è un po' una delusione a essere sinceri. Sono davvero sorpreso".

Per nulla contento dell'agire di Max è anche Helmut Marko: "L'obiettivo di Red Bull è di ottenere il secondo posto nel mondiale con Checo e Max dovrà fare tutto quel che potrà per aiutarlo. È tutto quello che ho da dire in merito". 

La classifica del mondiale Piloti


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