Al termine della gara a Montreal, che ha visto trionfare proprio Verstappen, nei garage del team di Milton Keynes sono arrivati i controlli della Polizia
Dalla festa alla sorpresa, purtroppo spiacevole. Non appena finiti i fetseggiamenti sul podio per Max Verstappen, che ha vinto il GP del Canada mettendo a segno il trionfo numero 26 in carriera, la Red Bull ha dovuto affrontare un piccolo inconveniente: la perquisizione dei box. La polizia canadese infatti è arrivata senza preavviso nel garage del team di Milton Keynes e ha vietato l'ingresso a manager, piloti, meccanici, ingegneri e tutta la squadra per effettuare dei controlli antidroga, ad opera degli agenti speciali insieme ai cani addestrati.
Un fuori programma che ha creato non pochi disagi, con le monoposto di Verstappen e Perez ancora fuori in pit lane. Solo quando le forze dell'ordine hanno completato l'ispezione a sorpresa, è stato possibile per il team riportare le vetture in garage e poi iniziare a smontare tutta l'attrezzatura e i box, per programmare la logistica del ritorno a casa dei materiali e della componentistica che verranno spediti, via mare e via aereo nel Regno Unito.
A raccontare l'accaduto a Montreal in diretta è stato il giornalista di Sky Sports Uk Ted Kravitz, come riporta Fan Page, che ha parlato poi con alcuni uomini della Red Bull, che hanno annuito riguardo all'esito dei controlli e alle domande fatte. "Il poliziotto e il cane antidroga hanno trovato qualcosa? Sono ancora qui? No, non sono più qui. Hai visto il cane da fiuto e il poliziotto che era qui dentro, non potevate entrare in garage?"
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