GP Giappone, l'analisi del venerdì: la pioggia rovina i piani

GP Giappone, l'analisi del venerdì: la pioggia rovina i piani© Getty Images

Una giornata caratterizzata dalla pioggia e di conseguenza di difficile interpretazione quella del venerdì di Suzuka, al termine della quale la Mercedes si è messa davanti a tutti nell'augurio che le condizioni non cambino

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07.10.2022 09:45

Un venerdì stravolto, quello del GP del Giappone. A Suzuka la vera regina del venerdì è stata la pioggia, assoluta protagonista sia in FP1 che in FP2, cosa che ha stravolto i programmi di lavoro delle squadre, costrette a rivedere passo passo le loro uscite dai box.

Non il massimo per i nuovi pezzi

Dal punto di vista della raccolta delle informazioni è stata una giornata sostanzialmente inutile, mentre  tante squadre, Ferrari su tutte, sarebbero servite due sessioni "pulite". Il Cavallino Rampante infatti si è presentato nel Sol Levante con una nuova versione di fondo (abbinato ad un diverso ingresso dei canali Venturi) che avrebbe richiesto un minuzioso lavoro di raccolta dati, tuttavia nonostante la pioggia si è deciso di usarlo su entrambe le vetture. Il team di Maranello anche a Singapore aveva portato questo nuovo fondo,ma sul circuito di Marina Bay il nuovo componente era rimasto inutilizzato preferendogli la vecchia specifica, una scelta dovuta alla mancanza di pezzi di riserva, cosa che ha imposto cautela considerati gli alti rischi della pista di Singapore, peraltro meno indicata rispetto a Suzuka per l'utilizzo di tale elemento. Sulla stessa barca della Ferrari anche altre squadre, tra cui McLaren ed in particolare con Ricciardo, che contrariamente a Norris ha ricevuto il corposo pacchetto di aggiornamenti sulla MCL36 solamente a Suzuka e non a Singapore come Lando, per cui Daniel avrebbe avuto bisogno di un "test" in condizioni ottimali.

Pirelli, niente test sulle proto 2023

"Fregata" dal maltempo pure la Pirelli, che puntava sulle FP2 di Suzuka per testare le gomme prototipo in vista del 2023. La casa milanese era riuscita a strappare mezz'ora in più nelle libere 2 per raccogliere dati utili allo sviluppo finale dei pneumatici che correranno nella prossima stagione, ma la pioggia ha di fatto impedito l'utilizzo di queste nuove gomme slick. Di conseguenza, la Pirelli non ha potuto che prendere atto della situazione e annullare i propri test, che verranno riproposti, oltre che ad Austin (pista sulla quale erano già state fissate queste prove), pure a Città del Messico. Sia in America che in Messico, dunque, la casa milanese avrà nuovamente a disposizione 90 minuti nelle FP2 per testare le sue gomme, ed in entrambe le piste vedremo all'opera le mescole C2, C3 e C4. Il rimpianto della Pirelli è comunque quello di non aver potuto valutare il suo prodotto su una pista dagli elevati carichi verticali e laterali, un banco prova che sarebbe stato molto importante.

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