A Suzuka è una domenica speciale per Verstappen e la Red Bull, con la squadra che porta a casa il Costruttori; doppio podio per le McLaren, Leclerc è 4°
Un GP del Giappone trionfale per Max Verstappen e la Red Bull: vittoria di Max e titolo Costruttori alla scuderia di Milton Keynes, nel giorno in cui la McLaren torna sul podio con due vetture, grazie al 2° posto di Norris ed al 3° di Piastri. Ferrari al 4° e 6° posto rispettivamente con Leclerc e Sainz.
Scelte che sulla griglia di partenza si dividono tra gomma media e gomma morbida: su soft Tsunoda, Alonso, Lawson, Bottas, Stroll, Hulkenberg e Zhou, su media tutti gli altri.
Dalla pit-lane Logan Sargeant, dopo i profondi interventi della Williams sulla sua vettura: l'americano scatta dalla corsia box e riceve una penalità di 10" per cambiamenti non previsti dal regolamento, penalità che sconterà al primo pit-stop.
Allo spegnimento dei semafori Verstappen rischia di trovarsi nel mezzo alle due McLaren, ma tiene giù il piede alla prima curva e resta davanti, con Norris che si prende invece la seconda posizione ai danni del compagno di squadra Piastri. Un po' di confusione dietro: Sainz stringe Perez che a sua volta stringe Hamilton sull'erba rischiando molto, confusione nelle retrovie con Bottas che si tocca con Albon rimediando danno dell'ala e foratura. Danni all'anteriore anche per Perez, che in regime di safety car (uscita per ripulire la pista dai detriti) va ai box per mettere un nuovo musetto (e gomma dura) insieme ad Oco, Zhou, Albon, Sargeant e Bottas.
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— Formula 1 (@F1) September 24, 2023
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LIGHTS OUT AT SUZUKA!!!
Norris fights Verstappen into the first corner but it's the Dutchman who keeps the lead
And there's a scrabble for positions and contact behind #F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/oUD5eIWRqQ
REWIND TO THE START ?
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Albon gets clattered and debris goes flying #F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/CZwlqOLCAs
Si riparte al termine del quarto giro: Verstappen resta davanti, e non cambiano le prime posizioni, mentre nel corso del quinto giro va in scena un bel duello tra le Mercedes, con sorpasso e controsorpasso da parte di Russell, che prima passa Hamilton il quale a sua volta si riporta immediatamente davanti. Nelle retrovie contatto al tornantino tra Sargeant e Bottas: l'americano sbaglia in frenata e tampona il finlandese, che finisce in ghiaia ed è costretto ad una nuova sosta. Poco dopo, però, Valtteri sarà costretto al ritiro per i troppi danni sulla sua vettura. Penalità di 5" per Logan, e lo stesso vale per Perez, colpevole di non aver rispettato le procedure di uscita dai box in regime di safety car.
Giornataccia per Perez: il messicano rischia troppo in frenata al tornantino (curva 11) e tampona Magnussen, mandando il danese in testacoda e rompendo la sua ala. In questo frangente c'è un breve periodo di virtual safety car, sfruttata un minimo da Piastri, il primo a fermarsi tra i primissimi al giro 13: prima di lui si erano già fermate le AlphaTauri ed Alonso tra chi era in zona punti. Nel frattempo Checo è costretto al ritiro: troppi danni sulla sua vettura.
LAP 12/53
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Magnussen gets spun around by Perez at the hairpin#F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/XpmjvTnGDQ
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It's game over for Checo ?
The Mexican is radioed by his team and told to come into the pits and retire the car#F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/yLO4ZxqY91
Al giro 16 cominciano i pit-stop dei primi: cominciano Verstappen ed Hamilton, poi seguono Norris, Leclerc e Sainz. Gomma media per Max e le Ferrari, hard per Norris ed Hamilton. Chi invece allunga molto il suo stint è Russell, che resta in pista con la gomma media utilizzata alla partenza. Dopo 21 giri intanto arriva il ritiro per Stroll, richiamato ai box dal team, in una fase di gara in cui Alonso, dopo essere andato davanti con l'undercut, non riesce a difendersi da Leclerc, Sainz ed Hamilton, con Lewis che lo passa alla 130R. La prima sosta per Russell arriva al giro 24, dunque un buon numero di giri dopo rispetto ai diretti concorrenti, mentre al giro 25 è Alonso a fermarsi ancora, ma per la seconda sosta.
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How brave was this?!
Hamilton gets past Alonso down the inside of 130R #F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/2yU9y507M4
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Albon is out of this race ?
Meanwhile, what's this in the Red Bull garage? Sergio Perez is getting back into his car #F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/fjtr70xztG
Come previsto, il degrado a Suzuka è elevato, e le due soste sono praticamente inevitabili, con Russell unico a pensarci. Il primo ad inaugurare la seconda tornata di soste tra i primi sono Leclerc ed Hamilton, dentro al giro 34 per mettere la dura, così come Piastri e Norris nelle due tornate successive. Per Verstappen la sosta arriva al giro 37. Allunga lo stint Sainz una volta appurato di aver perso la posizione per undercut con Hamilton, con la sua sosta che arriva al giro 38, e lo stesso vale per Russell, con George però immediatamente passato in pista da Norris. Al 40° passaggio, infine, riecco Perez in pista: penalità subito scontata e poi ritiro, proprio negli istanti in cui Piastri si riprende la terza posizione passando Russell.
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Here comes Sergio Perez#F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/yEEnXK6QNh
A pit-stop conclusi, le posizioni si giocano in pista: bravo Leclerc che al 45° giro passa Russell all'esterno di curva 1, manovra importante non solo per prendere il 4° posto ma anche difendere eventualmente il 5° da Hamilton, che stava arrivando alle loro spalle. A sorpresa però la Mercedes lascia inizialmente duellare George e Lewis per la quinta posizione, e questo favorisce il ritorno di Sainz alle loro spalle, con il ferrarista dotato delle gomme più fresche tra i tre. Hamilton riesce a farsi dare la posizione al giro 49, e nonostante Lewis accetti di concedere il Drs al compagno di squadra Sainz riesce a mettersi tra i due, piazzando il sorpasso al 50° dei 53 giri previsti.
Davanti però non cambia più niente, e questo significa vittoria per Max Verstappen e di conseguenza titolo Costruttori per la Red Bull, il sesto della loro storia. Sul podio le McLaren, con Norris 2° e Piastri 3°, quindi Leclerc, Hamilton, Sainz, Russell, Alonso, Gasly e Ocon.
CHAMPIONS! @redbullracing make it back-to-back constructors’ titles!#F1 #JapaneseGP pic.twitter.com/mL8kEpdLNZ
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