Vasseur: "Abbiamo fatto i punti che potevamo fare"

Vasseur: "Abbiamo fatto i punti che potevamo fare"

Il team principal della Rossa si è complimentato con la Red Bull e si dice soddisfatto del risultato di Leclerc e Sainz in Giappone perché di più non si poteva fare

24.09.2023 10:03

Il GP del Giappone si è concluso con un risultato che, al momento, in Ferrari può essere considerato positivo. Leclerc e Sainz si sono piazzati rispettivamente al quarto e al sesto posto, sì fuori dal podio e mai in lotta con le McLaren, ma hanno portato quei punti che servono a Maranello per strappare il secondo posto nella Classifica Costruttori alla Mercedes ora distante 20 lunghezze.

Vasseur si accontenta

La Rossa non è fatta per avere come obiettivo i secondi posti, o fare i complimenti a chi vince, come ha fatto sportivamente Vasseur alla Red Bull, per la sesta volta campione a Suzuka, ma ora, di più, non si può.

“Non si può essere soddisfatti quando si arriva quarto e sesto - sono le parole del team principal della Rossa a Sky - Ma d’altro canto ci stiamo avvicinando alla Mercedes, ed era difficile fare meglio oggi. L’obiettivo ora è recuperare Mercedes nel campionato costruttori”.

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Leclerc non si è mai perso

Altra nota positiva è la gara di Leclerc. E’ vero che il monegasco ha mancato la prima fila in qualifica per una manciata di decimi, a causa di un suo errore dovuto in parte all’asfalto viscido, ma in gara è stato consistente e il sorpasso su Russell che è valso il quarto posto finale è stato una delle azioni più belle viste in pista in tutto il GP. L’opposto, insomma, rispetto a Singapore.

Vasserur, però, precisa che il suo pilota non si è mai “perso” ed è sbagliato fare i paragoni perché: “Non penso che avesse perso qualcosa a Singapore, lì non è partito in prima fila per pochi centesimi. Bisogna maniere la calma senza essere pessimisti o troppo ottimisti a seconda dei risultati. È una battaglia combattuta, tra noi mercedes e McLaren”.

Partire davanti in Qatar

Combattuta perché il margine è molto risicato e basta poco, da una pista all’altra per si possono ribaltare le posizioni: “Siamo così vicini che da un GP all’altro puoi andare in vantaggio o in svantaggio. A Singapore abbiamo sfruttato il vantaggio di partire più avanti, cosa che loro hanno potuto fare qui in Giappone. Erano davanti di meno di un decimo in qualifica, ma hanno corso con aria pulita e lontani dal traffico e questo ha cambiato tutto. Abbiamo fatto i punti che potevano fare. Pensiamo alla prossima gara, in Qatar dobbiamo partire noi davanti”.


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