Mentre Toto Wolff prova a individuare lati positivi di una prestazione molto deludente della Mercedes a Suzuka, Hamilton lascia la conferenza stampa alla domanda sull'invidia per la velocità attuale della Ferrari
Il momento vissuto dalla Mercedes è dei peggiori. Suzuka ha sostanzialmente confermato il gap del 2023 da Red Bull, passando dai 49" in gara rimediati da Hamilton lo scorso settembre ai 46" di Russell - settimo - nel GP del Giappone alle spalle. Il dettaglio è nel miglioramento dei rivali diretti (Ferrari) e la conferma di McLaren.
Un danno all'ala anteriore ha condizionato la gara di Hamilton, ma è una sfumatura in un quadro molto negativo. La reazione di Lewis a una domanda, nel dopogara, in conferenza stampa sottolinea la tensione di uno scenario (e domande) prevedibili: la Ferrari in crescita è, da un lato, la conferma della scelta giusta fatta da Lewis. Dall'altro, è un sedile per il quale dovrà attendere ancora una stagione.
Così, alla domanda se invidiasse un po' le prestazioni della Rossa in questa fase, Lewis ha replicato: "Avete domande migliori?". Dopodiché ha lasciato l'incontro con i cronisti a Suzuka.
Sulle prestazioni nei 53 giri di corsa, ha invece spiegato: "La macchina non è mai andata come speravo. Credo di aver subito un danno alla ripartenza con Charles, nel primo stint, e avevo davvero un enorme sottosterzo. Per questo ho deciso di far passare George, sembrava più veloce e io non riuscivo a far girare la macchina.
Ci sono voluti due stint per riuscire finalmente a mettere sempre più incidenza d'ala e compensare la perdita. Nell'ultimo stint sono andato meglio, ma era troppo tardi, avevo 10 secondi da recuperare.
Non so se si possono trarre aspetti positivi dal weekend. La macchina è arrivata al traguardo, il che è positivo, ma siamo i settimi, ottavi, noni più veloce, quindi...".
Prova a intravedere spiragli di recupero, Toto Wolff. I quasi 6 decimi presi da Hamilton in qualifica, i 46" di Russell in gara, delineano in realtà un quadro molto meno ottimistico. Eppure, Wolff, spiega come "nel complesso, questo fine settimana è stato migliore di quanto non dica il risultato finale. Abbiamo ancora molto da imparare e non c'è una scusa legata alla pista: dobbiamo essere veloci su tutti i circuiti. Ma da quello che abbiamo visto qui, possiamo dire che la macchina sta diventando più veloce.
Continueremo a lavorare sodo e sono entusiasta di tornare in Cina tra qualche settimana dopo una così lunga assenza dal calendario".
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