Ci vediamo da Mario: Imola F.1 merita la rivincita!

Ci vediamo da Mario: Imola F.1 merita la rivincita!

Non poteva esserci sfortuna peggiore per Minardi &C. Ai quali va data solidarietà e pure assicurato un futuro

17.05.2023 18:26

Niente Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy, dunque. Atto dovuto, gesto intelligente e ragionevole compiuto col consenso di tutte le parti in causa per sgomberare preventivamente il campo da dubbi e illazioni. Perché in questo momento le preoccupazioni sono altre, in loco. E vanno ben al di là della gara, del circuito e della F.1. Perché chi ha paura, soffre e sta in ansia ha bisogno di risposte, senza dispersione di energie. Certo, spostando il discorso su un piano strettamente sportivo, proprio non ci voleva una cosa del genere, per la pista di Imola. Questo doveva essere l’anno della mobilitazione, della gran risposta di pubblico, del segnale chiaro che la gara sulle rive del Santerno è un baluardo, un punto di riferimento e allo stesso tempo un fiore all’occhiello irrinunciabile, per il mondiale. E, invece, tutto il contrario.

Peccato, maledizione. Peccato anzitutto per chi in questi momenti ha problemi di sicurezza e alloggio, oltre che per chi si ritrova danni immani, però, tornando al nostro discorso, peccato anche per Formula Imola, per il Presidente Gian Carlo Minardi, per il Direttore del circuito Pietro Benvenuti e per tutto lo staff, dagli alti dirigenti fino ai commissari di pista, che fin dai giorni scorsi stavano tutti sprigionando emozione e passione per il GP ormai in rampa di lancio. Era destino che dovesse andare così. Punto. Colpe non ce ne sono, solo malinconia, semmai. Con la possibilità, ritenuta quasi certa dallo stesso Presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, che la gara iridata possa avere un anno di proroga nel contratto, che doveva scadere nel 2025.

Imola lo merita e la situazione stessa, per equità, lo esige. Il resto lo dirà il futuro. Anche se, dopo i rovesci temporaleschi dello scorso anno, che resero la domenica del GP un vero supplizio per gli spettatori e l’alluvione di quest’anno, se non altro per scaramanzia sarebbe opportuno chiedere una futura data meno primaverile e più estiva, hai visto mai fosse mai possibile. Quanto al Mondiale, il danno sportivo è relativo. La classifica e i valori in campo appaiono delineati e toccherà al prossimo GP di Monaco, semmai, qualche risposta improntata alla stabilità o meno della totale supremazia Red Bull. Ma questo adesso non è importante. Ciò che conta adesso è solo la sicurezza dell’Emilia Romagna, della gente e non più, per ora, i fasti del suo Gran Premio.


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