Sainz e Leclerc, gladiatori responsabili: Ferrari ha un tesoro

Sainz e Leclerc, gladiatori responsabili: Ferrari ha un tesoro© Getty Images

Carlos e Charles sono stati esemplari nella loro corretta aggressività: una coppia tanto forte non merita la mortificazione della gerarchia

Fulvio Soms

07.09.2023 11:31

Ci sono segnali che sanciscono inconfutabilmente come sia giusto garantire a Sainz e Leclerc parità di trattamento. Anche Carlos è stato rapinato di un prezioso Richard Mille, anche questa volta l’orologio è stato recuperato, anche in questa occasione i manigoldi sono stati assicurati alla giustizia. È successo domenica sera a Milano, in pieno quadrilatero della moda: Carlitos e il suo manager si sono lanciati all’inseguimento, molta azione insomma, e con il lieto fine. Sulla parità di trattamento stavamo ovviamente celiando, per cui questo articolo ci tocca ricominciarlo.

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Sainz e Leclerc, aggressivi ma corretti

Ci sono segnali che sanciscono inconfutabilmente come sia giusto garantire a Sainz e Leclerc parità di trattamento. Anche Carlos è capace di tenere dietro i fenomeni: a Leclerc sono capitate grandissime difese, su Verstappen ad esempio, mentre domenica a Monza gli è capitato di non finalizzare andando all’attacco. Un posto c’era disponibile sul podio, e non è difficile leggerci prove generali per quando (quando?) l’albero della cuccagna sarà più alto, in cima vi sarà appeso il Mondiale piloti e la Ferrari sarà lì, pronta a brandirlo.

I ragazzi sono entrambi velocissimi, aggressivi ma corretti, duri ma responsabili, misurati quando il duello va a buon fine e sorridenti quando la lotta non si conclude secondo le loro attese. Avrete visto Carlos dopo aver piegato Charles per il podio: era illuminato da una gioia sobria, quasi elegante, con grandi complimenti a Leclerc, "un grande come Max". Avrete visto Charles dopo essere stato respinto in pista da Carlos: s’è stampato in faccia un bel sorriso ed è andato a congratularsi, "perché mi dispiace aver perso il podio, ma so che lui l’ha meritato".

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