Verstappen vince anche a Las Vegas ma stavolta per lui ottenere il successo è stato meno semplice del solito: a rendergli la vita difficile, un Leclerc in gran forma e un redivivo Perez
Alla fine la Ferrari non è riuscita a fare il bis di Singapore, ma il bilancio di Las Vegas è comunque positivo. Dalla gara in Nevada la scuderia di Maranello torna con una pole e il secondo posto in gara, utili non solo per il morale di Charles Leclerc, finalmente sorridente dopo la bandiera a scacchi, ma anche per avvicinarsi alla Mercedes in classifica Costruttori in vista dell'ultimo appuntamento ad Abu Dhabi.
Davanti al monegasco ha chiuso, per la diciottesima volta in questa stagione, Max Verstappen. L'olandese, vittima di qualche intoppo tra cui una penalità di 5 secondi e un contatto con George Russell, è comunque riuscito a chiudere davanti a tutti anche sul circuito americano. In partenza infatti Verstappen si è reso protagonista di un attacco nei confronti di Leclerc giudicato eccessivo dai commissari di gara, che hanno deciso di comminargli 5 secondi di penalità. E nelle prime fasi di gara la Red Bull non si è rivelata così efficace con le gomme Medium, al punto da costringere Max a un pit stop anticipato. Ma la superiorità dell'olandese e della Red Bull sono comunque bastate a garantirgli il successo.
Bene anche Perez, per qualche giro leader della gara e terzo sul podio, mentre non sono riuscite a conquistare punti importanti le due Mercedes. Rimonta riuscita solo per metà a Carlos Sainz, mentre McLaren archivia un GP da dimenticare, con Norris ritirato e Piastri ai margini della zona punti.
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