Il venerdì a Città del Messico si chiude con due bandiere rosse scatenate dal monegasco, e Zhou, che ferma la sessione a un minuto dal termine
Dal top al flop, con tanto di bandiera rossa. Le prove libere 2 del GP del Messico finiscono malissimo per la Ferrari di Leclerc, che è passato dal comando delle FP1 a uno sfortunatissimo impatto contro le barriere. Il monegasco ha infatti perso aderenza al posteriore della sua F1-75 quando si trovava all'uscita della curva 7, andando duramente a muro dopo appena 30' dal semaforo verde.
Fortunatamente Charles è rimasto illeso, uscendo da solo dalla sua monoposto con retrotreno e ala completamente danneggiata. Per il Cavallino sembra che sia stato scongiurato l'ennessima penalità in griglia di partenza nella gara della domenica per il cambio componenti: seppur i meccanici saranno chiamati a un lavoro frenetico nelle prossime ore per rimettere in sesto la vettura di Charles, non dovrebbe esserci bisogno di nuove componenti. L'incidente di Leclerc, nello stesso punto tra l'altro in cui anche Verstappen nelle FP1 era incappato nello stesso errore e scongiurando però l'impatto, ha innescato la bandiera rossa che ha fermato la sessione per oltre 15'.
Ma l'incidente di Leclerc non è stato l'unico delle FP2, perché anche Zhou ha perso la sua Alfa Romeo finendo contro le barriere e innescando così la seconda bandiera rossa del pomeriggio messicano. L'incidente del pilota cinese ha messo la parola fine al venerdì del Circus, concludendo la sessione con un minuto d'anticipo.
RED FLAG
— Formula 1 (@F1) October 28, 2022
Zhou Guanyu has pulled to the side at Foro Sol after being told to stop the car
The FP2 session will not be resumed, with less than a minute remaining on the clock #MexicoGP #F1 pic.twitter.com/YCrJJn6i11
Alla fine nell'ora e mezza di collaudi, esattamente come negli USA, che ha visto le monoposto scendere in pista con gomme proto per focalizzarsi sulle Pirelli 2023, ha visto svettare la Mercedes di Russell. È dell'inglese il miglior tempo con il crono segnato a 1:19.970, che è bastato per mettersi alle spalle l’AlphaTauri di Tsunoda e l’Alpine di Ocon. Quarto tempo per Lewis Hamilton su Mercedes, davanti alle Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen. Mentre Sainz si è dovuto accontentare solo dell'ottava posizione. Infine da segnalare la sostituzione della parte endotermica della power unit della Haas di Magnussen: per lui 5 posizioni di penalità in griglia.
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