GP Miami, l'analisi a caldo: Norris e McLaren in paradiso! Battuta la Red Bull

Il grande giorno di Lando Norris è arrivato: la safety car gli ha dato una mano, ma la McLaren è stata fortissima in gara, massimizzando tutti gli sviluppi portati in pista nel fine settimana della Florida

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05.05.2024 23:40

E alla fine, il successo è arrivato: al GP numero 110, Lando Norris è riuscito a cogliere la prima vittoria della carriera. Un trionfo arrivato con l'assist di una safety car benedetta per lui e la McLaren, ma un trionfo comunque meritato per lo straordinario livello di forza mostrato dalla MCL38 aggiornata. Battuto addirittura Max Verstappen, che a parità di gomma dopo la safety car non è riuscito minimamente ad impensierire Norris.

Gara divisa in due

La corsa è stata letteralmente spezzata in due dall'incidente al giro 29 (su 57 tornate) che ha visto coinvolti Sargeant e Magnussen. La safety car chiamata in causa è stata una manna dal cielo per Norris, fin lì l'unico a non essersi ancora fermato dopo uno stint iniziale bellissimo su gomma media. 

A parità di gomma dura, leggermente più fresca nel caso di Norris, neanche Verstappen è stato in grado di andare a battagliare con la McLaren di Lando, la quale nel fine settimana di Miami e con tutti i pezzi nuovi in macchina, non si è mai veramente accesa in qualifica con la gomma soft ma ha saputo andare fortissimo con le mescole medie e dure. 

Quale gomma?

La prima parte di gara era stata enigmatica da un punto di vista strategico perché chi si era fermato prima per mettere la dura (come Perez o Leclerc), in realtà non aveva mai davvero fatto la differenza nella lista dei tempi, con l'undercut che a Miami non era un'arma così potente come altre volte, anzi era l'overcut a fornire una opzione in più. Opzione che come detto, con un grande stint iniziale, Norris ha saputo cogliere alla grande con l'aiuto della safety car, la quale ha sì favorito la McLaren, la quale però ha il merito di aver azzeccato l'ennesimo pacchetto di aggiornamenti, un pacchetto che ha reso la MCL38 davvero molto competitiva in Florida.

Norris imprendibile, Verstappen vulnerabile, Ferrari non al top

La vera notizia di Miami è stata una Red Bull ed un Verstappen vulnerabili, con Max che non ha mai davvero apprezzato la RB20 in Florida. L'olandese si è lamentato soprattutto con gomma dura, ed infatti a parità di condizioni (Max aveva un set di 6 giri appena più vecchio di Norris) Verstappen nei 25 giri finali non è mai stato in grado di impensierire Norris.

Anche la Ferrari forse si sarebbe aspettata qualcosa di diverso, con Leclerc in avvio mai in grado di superare Piastri (bravo ad approfittare dello scompiglio creato da Perez) e poi senza il passo necessario per prendere Norris o Verstappen. Nel caso di Leclerc comunque è arrivato un podio, sebbene questa McLaren adesso faccia logicamente paura. Nel caso di Sainz poco da dire: dopo il duello con Piastri (il quale ha avuto la peggio nel contatto con lo spagnolo del giro 39), Carlos ha gestito Perez ed Hamilton alle sue spalle. 

L'ordine d'arrivo


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