Miami è contaria a un altro GP negli USA

Miami è contaria a un altro GP negli USA© Pirelli
Due gare "giovani", una ormai consolidata com'è Austin: non è tempo di un'espansione ulteriore della F1 negli USA a sentire il promoter di Miami

Fabiano Polimeni

30.04.2025 ( Aggiornata il 30.04.2025 15:09 )

Vent’anni fa la Formula 1 doveva spiegare al pubblico statunitense, quello di Indianapolis, perché le gomme Michelin esplodessero (o fossero a rischio) sul banking dell’ultima curva del catino. E provare a spiegare, soprattutto, perché il GP degli USA si sarebbe corso con i soli gommati Bridgestone in pista.

Vent’anni dopo c’è Miami (qui gli orari del week end in arrivo), prima tappa stagionale delle tre statunitensi in calendario. Poi spazio a Austin e Las Vegas. Austin che ha avuto il merito di scommettere sul progetto F1 nel 2012, quando ancora l’effetto Netflix sul pubblico USA non aveva veicolato il racconto della massima serie del Motorsport in modo tanto efficace da conquistare una nuova fetta di entusiasti spettatori. Mentre era relativamente vivo il ricordo di Indianapolis 2005.

 

 

Espansione altrove nel breve periodo

I rumours di progetti ulteriori di espansione della F1 negli USA, con i nomi ricorrenti di gare da riportare a Indianapolis o la registrazione del marchio Chicago Grand Prix, accompagnano quella che è una presenza oggi da stabilizzare della Formula 1 negli Stati Uniti. L’espansione del calendario andrà in altre direzioni, nel breve termine. In primis verso il Continente africano e quello asiatico.

Alimentare il calendario di altre gare negli USA - peraltro uno scenario non prevista nel breve periodo - non è una visione supportata dal presidente della società promoter del GP di Miami. Tyler Epp ha commentato, ai microfoni dell’agenzia di stampa PA: Di sicuro noi non saremmo favorevoli a una quarta gara negli USA. Non mi preoccupa che possa togliere qualcosa al nostro evento, però ci serve che vengano stabilizzate alcune di queste nuove gare.

Siamo molto rispettosi della storia della Formula 1 prima che esistesse il GP Di Miami e abbiamo provato a dimostrarci molto umili. Adesso abbiamo due delle tre gare USA che considererei entrambe come gare molto recenti. Fortunatamente ci siamo consolidati qui a Miami quale evento destinato a restare e continueremo investire insieme alla F1, alla FIA e allo sport”.

La durata dei contratti di Miami, Austin e Las Vegas

Miami ha discusso e firmato a fine 2024 un nuovo contratto che assicura il Gran Premio fino all’edizione del 2031. Formalmente in scadenza con l’edizione di quest’anno sarà, invece, il Gran Premio di Las Vegas. Tuttavia, vale ricordare come sia la F1 stessa co-promoter dell’appuntamento e l’accordo con la città del Nevada preveda la possibilità di ospitare una gara per un lasso di tempo di 10 anni dalla prima edizione (2023). Quindi, una visione di lungo termine fino al 2033.

Quanto al GP degli USA a Austin, nel 2026 è prevista la scadenza dell’attuale accordo e andrà discusso il prolungamento. L’intenzione è, ovviamente, di andare avanti ancora a lungo. La gara in Texas è reduce da stagioni nelle quali ha realizzato il tutto esaurito, dopo alcune edizioni precedenti al Covid attraversate da difficoltà finanziarie del promoter per varie vicende, dalla contribuzione pubblica dello Stato del Texas alla scarsa presenza di pubblico nel 2015 a causa del maltempo. Un recupero brillante visto 10 anni dopo.

 

 


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