Verstappen: "Lavoreremo sui punti deboli, RB20 resta da mondiale"

Verstappen: "Lavoreremo sui punti deboli, RB20 resta da mondiale"© Getty Images

L'analisi del difficile week end di Monaco sottolinea la necessità di migliorare la monoposto per altri circuiti dalle caratteristiche simili. Max, però, ha anche una certezza: "La macchina è da titolo"

Fabiano Polimeni

27.05.2024 ( Aggiornata il 27.05.2024 09:29 )

Montecarlo è unica e irripetibile, certi temi tecnici visti nel Principato, no. Sono questi ultimi gli aspetti evidenziati da Max Verstappen nel dopogara di Monaco. 

Una Red Bull che ha sofferto parecchio con l'assetto sui cordoli e le sconnessioni, dettagli che torneranno nelle prossime gare. Già dal Canada per l'importanza del saltare sui cordoli tra le chicane ma con il vantaggio dell'efficienza sul dritto da poter sfruttare. 

"Sappiamo che, in questo momento, alcune piste non sono adatte alla nostra macchina. Ci saranno ancora dei circuiti che non saranno adatti a noi, come degli altri che saranno migliori. Ne siamo consapevoli. La cosa positiva di questo fine settimana è stata l’aver evidenziato i nostri punti deboli, ed è su questo che dobbiamo lavorare", racconta Max dopo una gara corsa sulla colonna sonora in sottofondo de "La noia".

Red Bull: Montreal e Barcellona per misurare i valori

Che potesse essere un Gran Premio difficile per Red Bull era nelle cose della vigilia. Che si rivelasse così negativo in termini di prestazione sul giro di qualifica e di piazzamento finale, sorprende.

Gli avversari hanno ridotto parecchio il distacco e le classifiche iridate disegnano un quadro insolito dopo 6 Gran Premi: Verstappen a 169 punti, Leclerc a 138, Norris a 113. Torneranno, però, i circuiti sui quali Red Bull potrà di nuovo scavare un solco tra sé, Ferrari e McLaren.

Barcellona è il passaggio più atteso, poiché darà un giudizio pieno dei valori di forza tra queste squadre e su un circuito il più completo del campionato. Lì capiremo quanto, davvero, Verstappen e Red Bull potranno dover faticare per affermarsi in campionato.

"Non è la prima volta che mi trovo in una posizione simile, sebbene sia stato raro negli ultimi anni", ancora Max dopo le prestazioni deludenti di Monaco. "Però, 4 o 5 anni fa non avevamo una macchina in grado di vincere il mondiale".

L'analisi dei 78 giri di corsa è quasi secondaria, costretto a seguire il ritmo al rallentatore imposto da Russell per coprire la distanza di gara con il treno di gomme medie montato dopo la bandiera rossa.

Un GP di Monaco di conserva per Verstappen 

"Per la maggior parte della gara abbiamo guidato tutti circa quattro secondi più lenti del ritmo. La bandiera rossa ha rovinato un po' tutto, perché tutti hanno potuto fare un pit stop gratuito. Alcuni, come noi, hanno dovuto passare alle gomme medie e sapevamo che sarebbe stato molto difficile arrivare fino alla fine.

Abbiamo dovuto fare molta gestione e questo non l'ha resa una gara piacevole. Chi montava le gomme dure, verso la fine avrebbe potuto spingere un po' di più, ma d'altra parte tutti sono stati accorti.

Nessuno ha voluto stressare troppo le gomme, perché si sa che qui non si può passare, quindi non è stato entusiasmante".


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