Stop Tsunoda, AlphaTauri: "Odio inaccettabile verso il team e Hannah Schmitz"

Stop Tsunoda, AlphaTauri: "Odio inaccettabile verso il team e Hannah Schmitz"

La squadra di Faenza replica alle teorie fantasiose di un ritiro "ad arte", costruito dalla responsabile delle strategie Red Bull per favorire Verstappen

06.09.2022 ( Aggiornata il 06.09.2022 09:20 )

Mancava la teoria cospirazionista, intorno ai fatti che hanno visto protagonisti Tsunoda e AlphaTauri. Arriva inevitabilmente dai social, con accuse rivolte al team di Faenza e alla responsabile della strategia Red Bull, Hannah Schmitz, artefice quest'anno di più di un successo ottenuto da Verstappen e Perez grazie a letture tattiche eccellenti. 

Intorno ai fatti il mondo social spesso ha la "necessità" e di certo il vizio di costruire l'immancabile "chissà cos'altro c'è dietro".

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Il ritiro di Tsunoda

I fatti: Tsunoda dopo il secondo pit-stop sente un problema in macchina, la sensazione di una ruota non fissata bene, tanto l'AlphaTauri necessita di correzioni anche sul dritto.

Il muretto conferma al pilota che il pit è andato come previsto. Tsunoda, fermatosi a bordo pista, allenta le cinture ma viene istruito dal muretto a riportare la macchina al box.

Alla ripartenza, con i problemi che persistono, l'indicazione di parcheggiare la monoposto in un posto sicuro. La manovra porta alla Virtual Safety Car, sfruttata da Red Bull per effettuare il pit-stop con Verstappen, montare gomma morbida e risparmiare il 40% del tempo ordinariamente previsto per la sosta. Il vantaggio è nella corsa per la vittoria, contro le Mercedes.

Il dettaglio del "ritiro-più-VSC-e-pit-di-Verstappen" è sfruttato dai cospirazionisti per immaginare uno scenario creato ad hoc, da AlphaTauri e Red Bull. Come se la Red Bull, il Verstappen, visti in Olanda avessero bisogno di tali espedienti per contendere la vittoria.


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