GP Olanda, anteprima: a casa di Max per proseguire un monologo

GP Olanda, anteprima: a casa di Max per proseguire un monologo© Getty Images

Vacanze finite, si riparte: primo appuntamento l'Olanda, a casa di Max Verstappen, dove il pilota della Red Bull può raggiungere l'ennesimo record; sfida aperta invece per il ruolo di seconda forza

23.08.2023 ( Aggiornata il 23.08.2023 11:02 )

Zandvoort, un saliscendi da giro secco

Bella è bella, Zandvoort. Magari non è la pista più adatta alla bagarre per queste F1 moderne sempre più simili a panfili, ma è un circuito da brivido, da pelo sullo stomaco quando si tratta di andare a limare i millimetri che separano asfalto e ghiaia nelle curve veloci.

Ha un disegno unico, Zandvoort, nel calendario della Formula 1. Pista quasi del tutto priva di rettilinei, eccezion fatta per quello di partenza, peraltro uno dei più brevi di tutto il campionato. È un susseguirsi di curve da media e alta velocità, con qualche eccezione: curva Tarzan (curva 1), curva 9 e la chicane 11-12, alias curva Hans Ernst. Tutte le altre, sono pieghe veloci che esaltano la percorrenza ed il carico aerodinamico, caratteristiche che impongono alle squadre assetti a medio-alto carico e un compromesso piuttosto complesso da trovare per quanto riguarda la rigidezza delle sospensioni.

Sorpassare non è affatto facile, e ci ricolleghiamo a quello che dicevamo in apertura di paragrafo: Zandvoort è una sfida, ma è al tempo stesso un circuito difficile per i sorpassi. Questo fa sì che sia una delle migliori piste in assoluto per il giro secco, ed un tracciato dove invece il rischio "trenino" è concreto. A questo proposito, saranno importanti qualifiche e strategie: Pirelli, per rispondere ai carichi verticali e laterali cui le gomme saranno sottoposte (senza dimenticare la presenza di curva 3 e 14, le sopraelevate, con la 3 a pendenza variabile e la 14 che ha pendenza maggiore rispetto alle curve di Indianapolis), porterà in pista le mescole C1, C2 e C3. Questa scelta sulla carta dovrebbe portare ad un GP con due soste, ma c'è da scommettere che le squadre utilizzeranno le libere per capire se sia fattibile una strategia con un solo pit-stop o no. 

Lotta serrata per il secondo posto

In un ambiente ultra competitivo e cinico come quello della F.1, il secondo è il primo dei perdenti, ma in casi come questo può essere anche il primo degli umani. Mercedes, Aston Martin, Ferrari e mettiamoci pure McLaren: chi sarà, a fine anno, la prima dopo l'imprendibile Red Bull? Mercedes ha dalla sua la classifica, McLaren invece lo slancio delle ultime gare anche se, considerando i 143 punti di ritardo dalla Mercedes, andare a prendere la piazza d'onore pare un'impresa altamente proibitiva. Aston e Ferrari, invece, pagano la prima un calo di prestazione e la seconda una certa incostanza che per il momento le inserisce in un limbo tra le due motorizzate con la Pu Mercedes (come la stessa Aston, del resto).

In un confronto di macchine e squadre che avrà ripercussioni anche sul podio del campionato Piloti (a meno di un suicidio sportivo di Sergio Perez, ci si giocherà la terza piazza), a fare la differenza saranno gli aggiornamenti che arriveranno dai Paesi Bassi in poi. Tutte queste squadre avranno aggiornamenti da portare (forse già subito in Olanda), ma dovranno fare i conti con risorse che a poco a poco si sposteranno sempre più sul progetto 2024. In caso di sviluppi introdotti a Zandvoort, saranno importanti le indicazioni che arriveranno: il tempo stringe e non ci sarà più molto tempo per intervenire. Sarà un confronto acceso, aperto e forse nemmeno così scontato: per la medaglia d'argento, è tutto da scrivere.

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