Verstappen "In pit lane mi sono fermato come fanno tutti"

Doccia fredda per Verstappen dopo il record di vittorie consecutive in F1. L’olandese, infatti, si è ritrovato eliminato in Q2, per l’incredibile giro di Lawson che l’ha beffato di soli sette millesimi e sbattuto in undicesima posizione.

La penalità

Posizione che potrebbe non essere nemmeno quella definitiva visto che l’olandese è sotto investigazione per ben tre impendig. Il primo per aver aspettato troppo tempo in pit lane prima di uscire, mentre il secondo e il terzo per aver ostacolato Sergeant in Q1 e  Tsunoda in Q2.

Un weekend di Singapore tutto in salita, su una pista dove sarà molto difficile provare una di quelle rimonte impossibili che Max ha già messo in mostra quando è partito dal fondo. Soprattutto perché l’olandese si è lamentato via radio, per tutte le sessioni, di problemi di assetto, bilanciamento e rapporti del cambio in salita di marcia, facendo capire di sentirsi più passeggero che pilota sulla sula RB19.

Le parole di Verstappen

“Abbiamo cercato di cambiare diverse cose sulla macchina cercando di migliorarla, ma penso che i cambiamenti l’abbiano peggiorata ulteriormente rendendola inguidabile” ha detto a Sky Sport F1. “Non sentivo la macchina, continuava a scivolare, è stata dura”.

Poi, sulla possibile penalità, Max non si è nascosto e ha detto che: “In pit lane si fermano tutti i piloti. Quando c’è il verde di solito il primo entra in pista, ma vuoi un certo gap soprattutto su un circuito cittadino, per cui gli altri aspettano prima di andare avanti. Io  ho voluto aspettare un po’ per fare un giro normale senza troppo traffico. Parlerò con gli steward, ma onestamente dopo le prestazioni che abbiamo avuto oggi una penalità non conta niente“.