GP USA, l'anteprima: Austin come indice di base per il 2024

GP USA, l'anteprima: Austin come indice di base per il 2024© Motorsport Images

Austin è un tracciato completo e per questo molto indicativo da un punto di vista tecnico: fornirà il quadro prestazionale di fine stagione, per una fotografia che ci accompagnerà verso il 2024

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18.10.2023 ( Aggiornata il 18.10.2023 14:08 )

Formato sprint, debutto ad Austin

Per la prima volta nella storia la Formula 1 avrà due fine settimana consecutivi con formato sprint, e per la prima volta tale formato atterrerà ad Austin. Era il minimo che Liberty Media non proponesse il format alternativo negli Stati Uniti, un luogo dove forse più di altri è apprezzato. Ma qui non siamo a discutere le scelte, quanto piuttosto il programma a livello di orari. Perché c'è qualcosa di interessante.

Ultimamente la F1 ha sempre proposto orari differenti tra una giornata e l'altra in pista, nel tentativo di trovare il compromesso perfetto proprio per i territori americani. Questo ha finito per sfalsare i programmi "storici", quando gli orari erano sempre piuttosto rigidi. Proprio per questo, in Texas avremo un programma piuttosto diverso dal solito, con ripercussioni notevoli fra le squadre. Le libere 1 andranno in scena alle 12.30 locali (sette ore di fuso con l'Italia, che assisterà alle sessioni quando da noi sarà già sera), con la qualifica del venerdì in programma alle 16 locale. Sabato la shootout è fissata in programma ancora per le 12.30, con la sprint alle 17 locali: considerando che domenica il via del GP ci sarà alle 14 locali, significherà avere ben tre ore di differenza tra sprint e gara vera e propria, dunque con notevoli differenze in termini di condizioni al contorno, intese come temperature. Correndo nella stagione autunnale, le condizioni meteorologiche sono molto variabili anche in un arco di tempo breve, inteso sia come alternanza di sole, nuvole o pioggia sia come escursioni termiche. Da questo punto di vista, insomma, la grande differenza di orario tra sprint e gara potrebbe farsi sentire con ripercussioni sulle gomme e, in ultima analisi, sul comportamento delle vetture.

Per fare un confronto con il recentissimo GP del Qatar, ciò significherà avere dati provenienti dalla sprint race molto meno certi rispetto a Lusail. Ormai le simulazioni in F1 hanno raggiunto livelli altissimi e non dovrebbe essere un problema per le squadre trovare numeri buoni tra sprint e gara nonostante le tre ore di differenza, ma si tratterà comunque di un elemento di certezza in meno. A Lusail, per fare un esempio, la sprint scattava solamente mezz'ora dopo il GP, mentre ad Austin come detto la differenza sarà di addirittura tre ore. Questo senza contare la gommatura della pista: contrariamente al Qatar, la F1 avrà una categoria al fianco, la F1 Academy, che contribuirà a "gommare" la pista, per una evoluzione dell'asfalto che si preannuncia marcata.


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