Gli aggiornamenti portati dalla Mercedes hanno funzionato, permettendo all’inglese di tornare sul podio dopo il Qatar
La Mercedes risorge in Texas. Lo sviluppo mai interrotto su una vettura mai veramente competitiva per tutto l’anno, hanno raggiunto l'apice ad Austin, con un pacchetto che ha permesso a Lewis Hamilton di portarsi a casa un ottimo secondo posto.
Ma più per il risultato in sé è la prestazione complessiva che va giudicata in maniera positiva. La Mercedes, nel confronto diretto con la Red Bull, non ha sfigurato, tutt’altro.
Per il team di Brakley, infatti, è un podio quasi dal sapore di beffa perché se non avessero allungato di un paio di giri il primo stint di Lewis - errore ammesso dallo stesso muretto della Stella, che ha costretto il #44 a risalire la china invischiato nel traffico - il sette volte campione del mondo non avrebbe perso quel paio di secondi che l’avrebbero messo in condizione di lottare per la vittoria contro una Red Bull meno martello del solito.
Raggiante però, per aver ritrovato il podio, Hamilton ha solo parole al miele per il suo team, non prima però di aver fatto i complimenti agli avversari: “Anzitutto vanno fatte le congratulazioni alla Red Bull, hanno dominato tutto l’anno in modo incredibile. Stavo prendendo Max verso la fine, speravo ci fosse qualche altro giro, ma il team ha fatto un lavoro fantastico questo weekend, portando gli aggiornamenti già qui, cosa onestamente difficile dopo l’ultima gara, per tutto quello che sta accadendo nel mondo e soprattutto per il mio errore. Tornare davanti è stato molto bello”.
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