Eiffeland: il sogno di Luigi Colani

Eiffeland: il sogno di Luigi Colani

La recente scomparsa del grande designer riporta indietro ai fantastici anni '70 quando una squadra di Formula 1 poteva nascere come una comunità hippie. Nel 1972 Luigi Colani aveva concepito la Eiffeland per Rolf Stommelen

22.03.2020 16:46

Presentazione roboante

In effetti al vernissage vengono scattate foto che stupiscono il mondo delle corse. La Eifelland E21 appare dotata di forme mai viste prima, con un musone carenato dotato di doppia feritoia e fiancate generosissime, a rendere la macchina un tutt’uno con l’ala posteriore. Non finisce qui, perché a impreziosire l’originalità della zona cockpit, c’è una presa d’aria a becco sopra la quale è piazzato un sorprendente specchietto a periscopio. E poi, alla presentazione, finalmente si vede lui, Luigi Colani, il Designer con la maiuscola, perché uomo dotato di visione, stile e totalmente privo di compromessi nelle scelte.

Colani, genio coraggioso

Luigi Colani, nato col nome di battesimo di Lutz, a Berlino, il 2 agosto 1928, è figlio di un architetto di origine svizzera, ed è di madre d’ascendenti polacchi. Negli anni diventa entusiasta e plaudito sostenitore del biodesign e predilige le linee avveniristicamente tondeggianti, riuscendo a ispirare a tale filosofia qualsiasi oggetto, manufatto o veicolo semovente delineato dalla sua immaginazione. All’Accademia delle Belle Arti di Berlino frequenta corsi di pittura e scultura, quindi studia aerodinamica alla Sorbona di Parigi e va in California per sperimentare nuovi materiali, durante il soggiorno alla Douglas Aircfraft Company. Nel 1954 a Ginevra ottiene, a soli 26 anni d’età, il prestigioso Golden Rose, a riconoscimento della sua opera nel campo dell’aerodinamica applicata all’auto. Nel 1957 realizza la Colani Alfa Romeo, su base Giulietta e quindi due anni dopo esercita l’estro anche su meccanica Bmw 700.


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