Formula 1 - Lambo 291: polvere di stelle

Formula 1 - Lambo 291: polvere di stelle

Ogni fine anno in trattoria a Modena Sud si riuniscono le ex maestranze di Lamborghini Engineering. Stavolta al centro della rievocazione è stata la sfortunata ma intensa avventura dell'ultima monoposto Formula 1 concepita da Forghieri. Con tante stuzzianti rivelazioni. 

09.04.2020 16:44

La tagliola delle prequalifiche

Occhio, perché la Lambo del Team Modena nel 1991 debutta nel mondiale in un momento in cui è in vigore il terrificante regime delle prequalifiche. In poche parole, otto concorrenti di team non blasonati devono giocarsi quattro posti d’accesso alle qualifiche vere e proprie, in una breve sessione showdown del venerdì mattina. E, purtroppo per la Lambo, tra le rivali ci sono due Dallara Bmw e due Jordan: gente forte, rispettivamente con Pirro, Lehto, Gachot e De Cesaris. L’aerodinamico Giachi ricorda e narra il debutto della Lambo, che a Phoenix si rivela più che ottimo: «C’erano dei particolari ancora da rifinire. Per esempio van de Poele, altissimo, col casco se ne stava fuori dal roll-bar ma non c’era mica tempo per fare la modifica e il belga fu subito eliminato. Però Larini in prequalifica fece faville, passò il turno e a restar fuori incredibilmente fu De Cesaris. Quindi in qualifica Nicola fu 17esimo su trenta in pista e in gara giunse stupefacente settimo. Per certi versi fu un grandissimo inizio». Continua il tema l’ingegner Bolletta: «E va tenuto conto del fatto che la 291 non aveva il muso alto, secondo la moda imperante inaugurata dalla Tyrrell di Migeot: in poche parole, non c’era stato il tempo e da lì in poi non ci sarebbero stati i fondi, per aggiornarla e questo fu il vero problema del progetto. Finanziamenti sufficienti solo per partire, zero sviluppo, nessuna crescita, potenzialità buone e possibilità reali nulle».


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