Autosprint

Formula 1 - Lambo 291: polvere di stelle

Ogni fine anno in trattoria a Modena Sud si riuniscono le ex maestranze di Lamborghini Engineering. Stavolta al centro della rievocazione è stata la sfortunata ma intensa avventura dell'ultima monoposto Formula 1 concepita da Forghieri. Con tante stuzzianti rivelazioni. 

Formula 1 - Lambo 291: polvere di stelle

Mario DonniniMario Donnini

9 apr 2020 (Aggiornato il 2 dic 2021 alle 16:44)

Arriva Patrucco col Modena Team

In poche parole, se si vuole far correre la 291 e non farla finire in una stanzetta museale a Sant’Agata Bolognese, bisogna fare qualcosa in fretta. Con pochi giorni di tempo per improvvisare un team di F.1, cioè il braccio agonistico per far resuscitare l’economicamente e logisticamente comatosa monoposto, bisogna far uscire un sorprendente coniglio dal magico cilindro. E con i buoni uffici di Forghieri e le sue amicizie nel mondo delle corse storiche, qualcosa esce fuori. Entra cioè precipitosamente in scena l’imprenditore italiano Carlo Patrucco, al tempo Vice Presidente di Confindustria, che in quattro e quattr’otto dà vita al Modena Team, prendendo varie maestranze provenienti dalla Scuderia Italia e l’ingegner Mario Tollentino, ex Alfa Romeo e Euroracing.

Sveliamo le strutture

Attenzione, al tempo Lamborghini è sotto il controllo di Chrysler, imperante Lee Iacocca. In poche parole, un convolgimento in F.1 di una monoposto Lambo ben gestita non dispiace agli americani, a patto che le cose siano fatte bene. E in effetti il progetto vale. Resta da verificare il potenziale del braccio agonistico messo in piedi in fretta e furia, ma la buona volontà pare esserci da ambo le parti. Il Modena Team nasce non a caso e si situa proprio nella città emiliana, in via delle Nazioni, accanto alla Lamborghini Engineering, dove c’è la sala prova e la sede, con un solo reticolato a separare le due entità. E per capire nel dettaglio come funziona il tutto, bisogna mettere gli occhi sugli organigrammi del tempo. La monoposto e il suo motore V12 sono produzione di Lamborghini Engineering, con al sommo - a parte il manager Daniele Audetto -, in veste di direttore tecnico l’ingegnere Mauro Forghieri, che ha sotto di sé alla progettazione il tecnico Luciano Guerri - futuro proprietario della trattoria sede della reunion - Andrea Bolletta ai calcoli, Gabriele Martini in sperimentazione e sala prove, quindi Franco Antoniazzi al montaggio, produzione e gestione in pista, più Marco Gestri all’elettronica. Lambo invece è una struttura parallela e cliente, quindi diversa, che vede Forghieri al vertice quale coordinatore di Bolletta, il quale gestisce sotto di sé Guerri, responsabile del motore, Giachi, addetto all’aerodinamica, e lo stesso Bolletta - originalmente controllore di se stesso - addetto alla tecnica del veicolo. È da questo complesso gioco di scatole cinesi, con la gestione finale del Modena Team, che nasce l’avventura della Lambo 291 nel mondiale di F.1. E, a titolo di curiosità, va ricordato che Bolletta e Guerri erano stati portati da Forghieri, che li aveva presi con sé dalla Ferrari.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Autosprint
Autosprint
Autosprint

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi