Formula 1 - Lambo 291: polvere di stelle

Formula 1 - Lambo 291: polvere di stelle

Ogni fine anno in trattoria a Modena Sud si riuniscono le ex maestranze di Lamborghini Engineering. Stavolta al centro della rievocazione è stata la sfortunata ma intensa avventura dell'ultima monoposto Formula 1 concepita da Forghieri. Con tante stuzzianti rivelazioni. 

09.04.2020 16:44

Arriva Patrucco col Modena Team

In poche parole, se si vuole far correre la 291 e non farla finire in una stanzetta museale a Sant’Agata Bolognese, bisogna fare qualcosa in fretta. Con pochi giorni di tempo per improvvisare un team di F.1, cioè il braccio agonistico per far resuscitare l’economicamente e logisticamente comatosa monoposto, bisogna far uscire un sorprendente coniglio dal magico cilindro. E con i buoni uffici di Forghieri e le sue amicizie nel mondo delle corse storiche, qualcosa esce fuori. Entra cioè precipitosamente in scena l’imprenditore italiano Carlo Patrucco, al tempo Vice Presidente di Confindustria, che in quattro e quattr’otto dà vita al Modena Team, prendendo varie maestranze provenienti dalla Scuderia Italia e l’ingegner Mario Tollentino, ex Alfa Romeo e Euroracing.

Sveliamo le strutture

Attenzione, al tempo Lamborghini è sotto il controllo di Chrysler, imperante Lee Iacocca. In poche parole, un convolgimento in F.1 di una monoposto Lambo ben gestita non dispiace agli americani, a patto che le cose siano fatte bene. E in effetti il progetto vale. Resta da verificare il potenziale del braccio agonistico messo in piedi in fretta e furia, ma la buona volontà pare esserci da ambo le parti. Il Modena Team nasce non a caso e si situa proprio nella città emiliana, in via delle Nazioni, accanto alla Lamborghini Engineering, dove c’è la sala prova e la sede, con un solo reticolato a separare le due entità. E per capire nel dettaglio come funziona il tutto, bisogna mettere gli occhi sugli organigrammi del tempo. La monoposto e il suo motore V12 sono produzione di Lamborghini Engineering, con al sommo - a parte il manager Daniele Audetto -, in veste di direttore tecnico l’ingegnere Mauro Forghieri, che ha sotto di sé alla progettazione il tecnico Luciano Guerri - futuro proprietario della trattoria sede della reunion - Andrea Bolletta ai calcoli, Gabriele Martini in sperimentazione e sala prove, quindi Franco Antoniazzi al montaggio, produzione e gestione in pista, più Marco Gestri all’elettronica. Lambo invece è una struttura parallela e cliente, quindi diversa, che vede Forghieri al vertice quale coordinatore di Bolletta, il quale gestisce sotto di sé Guerri, responsabile del motore, Giachi, addetto all’aerodinamica, e lo stesso Bolletta - originalmente controllore di se stesso - addetto alla tecnica del veicolo. È da questo complesso gioco di scatole cinesi, con la gestione finale del Modena Team, che nasce l’avventura della Lambo 291 nel mondiale di F.1. E, a titolo di curiosità, va ricordato che Bolletta e Guerri erano stati portati da Forghieri, che li aveva presi con sé dalla Ferrari.


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