Cosworth, la F1 inespressa

Cosworth, la F1 inespressa

Strana spigolosa e del tutto originale nelle intuizioni, Robin Herd punta in alto con questa quattro ruote motrici che promette di essere la grande rivelazione della stagione 1969 ma poi, improvvisamente sparisce per sempre. Ecco il perché...

26.05.2020 16:43

Ma la Cosworth F.1 è poco più di un gioco

L’idea di base appare lineare, razionale e senza fronzoli. Ormai il Cosworth Dfv in F.1 sta diventan- do una costante. Se si riesce a sviluppare prima degli altri un’idea diversa e innovativa, sarà possibile sfruttare una caratteristica determinante.

Della Cosworth-Cosworth 4 WD se ne occupa il giovane e neoassunto ingegnere Robin Herd, anche se nel frattempo la F.1 conosce la rivoluzione delle ali. E ben presto si realizza che in realtà il nuovo giacimento d’oro sfruttabile pret a porter risiede nell’aerodinamica, più che nella meccanica.

Ecco perché per certi versi la monoposto Cosworth come idea e intuizione ancor prima di nascere è già vecchia e l’entusiasmo incipiente dopo poco pare già spento. Fatto sta che il prototipo della vettura viene montato senza troppa fretta in una baracca a lato della factory, che viene chiamata “Toyshop”, ossia il negozio dei giocattoli, quasi a sottendere che si tratta più di un passatempo e di un esercizio di stile che di un investimento mirato e deciso.


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