WEC, Brown avvicina McLaren a Le Mans in Classe LMDh

WEC, Brown avvicina McLaren a Le Mans in Classe LMDh© LAT Images

L'interesse verso la nuova Classe che potrà competere nel WEC come in IMSA è concreto, restano i dubbi da fugare sul bilanciamento delle prestazioni con le Hypercar quattro ruote motrici. Il 2023 l'anno buono per celebrare un anniversario riportando il marchio alla 24 Ore

Fabiano Polimeni

02.10.2020 ( Aggiornata il 02.10.2020 09:37 )

Il corteggiamento tra McLaren e WEC va avanti da tempo. Zak Brown sta alla finestra, come tanti altri, interessati a schierare un prototipo di Classe LMDh. Come Porsche, ad esempio. Non avverrà prima del 2022 l’esordio in pista della categoria che garantirà la convergenza IMSA-WEC, con un sistema di bilanciamento delle prestazioni che consenta ai prototipi ibridi due ruote motrici della LMDh di sfidare le Hypercar ibride.

I costi allettanti della LMDh

E se, da un lato, Brown conferma il programma United Autosports in LMP2 - con possibili risvolti futuri in una collaborazione con McLaren in LMDh -, dall’altro guarda all’impegno diretto McLaren Racing, oltre la Formula 1 e la Indycar.

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Con l’entrata in vigore del budget cap, anche a Woking – in misura inferiore – come per altre squadre sarà necessario riorganizzare il reparto corse e un eventuale surplus di tecnici e risorse potrebbe destinarsi a un programma relativamente low cost, con stime di un impegno da 25 milioni di dollari a stagione per schierare due macchine in Classe LMDh, secondo Brown circa 10 milioni più economica di una presenza in Classse Hypercar.

Con il congelamento tecnico di ampissime aree del prototipo, resterebbe solo lo sviluppo del propulsore termico da curare, evidentemente in una partnership tecnica nel caso McLaren.

I dubbi residui sull'equilibrio LMDh-LMH

“Abbiamo il desiderio di tornare a Le Mans, dove abbiamo una grande storia e un grande marchio automobilistico, perciò è di gran rilievo per noi correre la 24 Ore. Se dovessimo farlo sarà in LMDh, ci piacciono i regolamenti e la direzione intrapresa”, spiega Brown a Racer.

Costi bassi, possibilità di schierare le macchine nelle gare del WEC e del campionato IMSA, resta un punto ancora da fugare: al di là della potenza massima del sistema fissata in 680 cavalli, sarà vero equilibrio con le Hypercar?: “Restano un po’ di dubbi su quanto sarà difficile bilanciare LMDh e LMHNello specifico in condizioni insidiose, perché un insieme di norme prevede due ruote motrici e l’altro quattro ruote motrici (le Hypercar, con asse anteriore elettrificato; ndr).

Come si garantirà la parità alle 2 del mattino a Le Mans quando piove e le Hypercar possono accelerare fuori dalle curve con quattro ruote motrici?” è l’interrogativo di Brown; “Devono fare attenzione, sono fiduciosi riusciranno a trovare un modo, noi dobbiamo solo assicurarci che venga fatto”.

Sui tempi che serviranno per schierare una McLaren a Le Mans, il 2023 potrebbe essere l’anno giusto, a 60 anni dalla fondazione del team.


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