Toyota fa doppietta, Ferrari convince all'esordio, Peugeot delude: ecco chi è in rialzo e in ribasso dopo la prima gara del WEC 2023
Inutile dire che ci si aspettava di più dalla 963, che nelle prime due apparizioni, alla 24 Ore di Daytona (Imsa) e alla 1000 Miglia di Sebring, non ha mostrato prestazioni degne del top. Il bel segnale per ora è arrivato solo nella 12 Ore di Sebring anch’essa valevole per la Imsa, dove però ci ha pensato un incidente a togliere di mezzo la vettura nella lotta per la vittoria. Ma, a prescindere, in realtà la 963 sta faticando più del previsto.
L’ottavo posto di categoria ha portato sei punti alla piccola Casa by Kolles, mettendo per la prima volta il cognome Villeneuve a punti tra i piloti in una serie iridata endurance. Al di là di questo l’unica nota positiva riguarda l’affidabilità mostrata a Sebring, ossia sempre meglio che niente, visto che si tratta del soggetto più piccolo e debole che prende parte a oggi al mondiale Hypercar.
La 9X8 al momento di problemi ne ha in abbondanza. Manca di prerstazioni, affidabilità e dati confortanti di sviluppo, tanto per non farsi mancare niente. E, quel che è peggio, è che di vera crescita per ora non ce n’è. È vero, la vettura, comunque bella e particolarissima, è stata studiata appositamente e specificatamente per la 24 Ore di Le Mans, però se alla Sarthe arriverà con questo viatico il risultato non potrà certo essere all’altezza delle rosee aspettative.
Nell’inverno la vettura non ha praticamente girato. E muoversi nella Hypercar di oggi a sviluppo quasi bloccato e con budget risicatissimo significa avere pochissime carte per ottenere risultati. Logico quindi vederla per ora in fondo al gruppo quanto a risultati, fatto salvo un qualche futuro raggio di sole, peraltro possibile quanto auspicabile.
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