24 Ore di Le Mans, Toyota: la variazione del BoP "vanifica un lungo lavoro"

24 Ore di Le Mans, Toyota: la variazione del BoP "vanifica un lungo lavoro"© FocusPackMedia/Fia WEC

Le modalità e le tempistiche dell'intervento sul peso delle LMH e LMDh alla vigilia di Le Mans non piacciono a Toyota, che fa riferimento alla "logica di chi grida di più"

Fabiano Polimeni

10.06.2023 ( Aggiornata il 10.06.2023 12:47 )

I mal di pancia in casa Toyota affiorano in termini molto più espliciti di quanto non fosse avvenuto già dopo la giornata di test di domenica scorsa. L'oggetto del contendere è la decisione di Aco - Automobile Club de l'Ouest e della Fia di intervenire sul BoP con delle correzioni sul peso minimo e l'energia disponibile nell'arco di uno stint. 

Alla vigilia del test di Le Mans sono stati annunciati gli interventi per bilanciare le differenze tra i prototipi di Classe Hypercar, che vale ricordare come sia composta da progetti LMH (Ferrari, Toyota e Peugeot, Glickenhaus, Vanwall) e LMDh (Porsche, Cadillac).

Rispetto a valori di peso molto vicini tra loro, definiti per il trittico di gare Portimao-Spa-Le Mans, Fia e Aco hanno rivisto all'insù il peso minimo delle Toyota, delle Ferrari e, marginalmente, delle Cadillac e di Porsche.

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Toyota contesta i modi della decisione

"Non posso parlare dell'incremento di peso in sé ma possiamo parlare del fatto che sia stato modificato il procedimento e il meccanismo nel bel mezzo della partita", commenta Rob Leupen, responsabile del team Toyota, ad Autosport.

37 kg in più per le GR010 Hybrid (1.080 kg), 24 kg extra sulle Ferrari 499P (1.064 kg), 11 kg aggiuntivi sulle Cadillac (1.046 kg) e 3 kg in più per le Porsche (1.048 kg). Mediamente, 10 kg di differenza in peso si traducono in 3-4 decimi su un circuito di 4-5 km. A Le Mans le stime sono nell'ordine di 1,2 secondi nell'arco del giro. Vale ricordare come un intervento di correzione del BoP era stato inizialmente prospettato dopo il trittico di gare Portimao-Spa-Le Mans. 

"Riteniamo che non avrebbero dovuto intervenire e, se proprio dovevano farlo, non avrebbero dovuto operare nel modo in cui è stato fatto. Vorremmo che non si ripetessero queste cose", prosegue Leupen, che allude alle voci emerse dopo Spa, segnatamente in casa Porsche, di una correzione al BoP attesa già dopo Portimao ma data per necessaria in vista di Le Mans.

Assecondato chi ha gridato di più

"C'è pressione sugli organizzatori, è chiaro. Non è piacevole nemmeno non riuscire a vincere immediatamente, con un programma appena avviato. Però c'è una logica in tutto ciò e, dal nostro punto di vista, non dev'essere quella di chi grida più forte ottiene qualcosa. 

La logica dice che noi abbiamo lavorato sodo e lo facciamo da molto tempo, tutto questo è stato più o meno vanificato.

Se conoscete come una compagnia come Toyota lavora e reagisce a queste cose, non ci fa stare bene e non siamo a nostro agio con queste cose", dice ancora Leupen.

 


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