24 Ore di Le Mans 2024: i 5 temi

Un'edizione magnifica, una vittoria stupenda da parte della Ferrari, con battaglie intense tra LMP2 e GT3: ecco l'analisi di una corsa che non sarà mai come le altre

17.06.2024 12:42

Alfa Romeo 1934, Ferrari 2024: italians do it better

Alla moda, chiassosi, amanti della pizza, della pasta, del gelato e del caffè, numeri uno in cucina. E poi gesticoliamo mentre parliamo, siamo passionali e con un briciolo di follia quando si tratta di fare le cose in grande, anche se di tanto in tanto cadiamo nella superficialità. Alla fine, però, nel bene o nel male, quelli siamo noi: italiani, con i nostri pregi ed i nostri difetti.

Perché nella deriva nazional-popolare che prendono alcune vittorie, il tricolore che sventola e l’inno di Mameli che risuona a Le Mans risvegliano un’appartenenza degna delle migliori partite di calcio, Europei o Mondiali che siano. Ed è stupendo così: la Nazionale Rossa, come piace ogni tanto chiamarla, è unica e poche altre cose come lei rendono orgogliosi di essere italiani.

Patriottismo e nazionalismo sono due temi importanti, persino caldi, da maneggiare con cura soprattutto in altre sedi. Qui, piuttosto, è bello sottolineare che quanto fatto dalla Ferrari nel 2024 ha sì dei precedenti ma squisitamente italiani. Perché erano 90 anni precisi, ovvero dal 1934, che una casa automobilistica non riusciva ad imporsi nello stesso anno al GP Monaco in F1 ed alla 24 Ore di Le Mans: ed era l’italianissima Alfa Romeo, capace di fare altrettanto anche nel 1932. Insomma, solamente tre volte nella storia è accaduto che una casa si imponesse nello stesso anno a Montecarlo e nella corsa mito francese, ed in tutti e tre i casi è successo ad una casa italiana.

Nel 1932 Tazio Nuvolari vinse in Costa Azzurra e Raymond Sommer e Luigi Chinetti si imposero a Le Mans, sempre con la storica Alfa Romeo 8C. Due anni più tardi a Monaco la vittoria di Guy Moll è arrivata con la P3, mentre la 8C ha continuato a vincere a Le Mans con l’equipaggio composto da Luigi Chinetti ed Philippe Etancelin. Quasi un secolo dopo, invece, ecco la SF-24 di Charles Leclerc e la 499P di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen a portare a casa due delle tre gare appartenenti alla Tripla Corona, di cui fa parte pure la 500 Miglia di Indianapolis.

Il Rosso accompagnato dal tricolore, insomma, ha fatto scuola e non da oggi. Della ciclicità della storia abbiamo parlato prima, qui invece si sottolinea come se certe cose non sono mai riuscite a nessuno se non “a noi”, un motivo ci sarà. Perché italians do it better: nelle corse, di sicuro.

Il trionfo Ferrari: FOTO


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