24 Ore di Le Mans 2024: i 5 temi

Un'edizione magnifica, una vittoria stupenda da parte della Ferrari, con battaglie intense tra LMP2 e GT3: ecco l'analisi di una corsa che non sarà mai come le altre

17.06.2024 12:42

E adesso il mondiale si infiamma!

Adesso, questo ha tutta l’aria di essere un mondiale strepitoso. Perché anche se la corsa che vale una stagione è già alle spalle e l’ha vinta la Ferrari, le prossime quattro gare del Mondiale Endurance rischiano di essere una spasso come non si vedeva da un po’, tra i prototipi. Un campionato, insomma, che sarà tutto da gustare.

Tutto questo perché, Le Mans lo ha dimostrato, in classe hypercar a poco a poco sta arrivando una convergenza prestazionale che, unita al sempre famigerato BoP, sta rendendo il campionato equilibrato nel modo più assoluto. Sul circuito della Sarthe c’erano almeno tre case in grado di vincere (Ferrari, Toyota e Porsche, le tre grandi attese già alla vigilia) più una quarta, Cadillac, che non è stata lontana, in senso prestazionale, dal terzetto di testa. Per il mondiale è lotta a tre, ma anche le altre si stanno avvicinando: la Lamborghini è migliorata, Isotta Fraschini ha concluso la corsa mentre Alpine e BMW hanno dovuto alzare bandiera bianca troppo presto per una valutazione. Forse solo Peugeot, tra chi ha visto il traguardo, è stata un’amara delusione.

Con Le Mans si è già conclusa la stagione europea, ed adesso il titolo si assegnerà tra Brasile, America, Giappone e Bahrain. Piste sulle quali a questo punto è anche sbagliato sbilanciarsi, soprattutto senza sapere che tipo di BoP la Federazione tirerà fuori. Perché in un mondiale così ogni dettaglio conta, soprattutto anche in base al tipo di miglioramento che le squadre sapranno fare con le tantissime indicazioni raccolte in Francia. La Ferrari, ad esempio, ha compiuto enormi passi in avanti sulla gestione delle gomme, mentre la Toyota dopo un inizio di campionato non facile è stata a sprazzi la vettura assolutamente più veloce, soprattutto sul bagnato, con il muretto box che resta di prim’ordine per la capacità di fare sempre la chiamata giusta. E che dire di Porsche, irriconoscibile (in senso positivo) rispetto ad un anno fa.

Adesso il mondiale si infiamma, perché classifiche alla mano niente è scontato. La Porsche #6 di Estre, Lotterer e Vanthoor comanda con 99 punti, 9 in più dell’equipaggio Ferrari #50 vincitore di Le Mans, mentre de Vries e Kobayashi inseguono con 82: purtroppo per Mike Conway, l’infortunio in bici gli ha impedito di correre a Le Mans (José Maria Lopez al suo posto) e quindi di prendere quei punti che oggi gli precludono la possibilità di essere al pari con i due piloti con cui solitamente condivide l’abitacolo. I tre equipaggi di tre case diverse al vertice nella classifica Piloti rispecchia in assoluto quella Costruttori: tra le case la Porsche primeggia con 108 punti, davanti alla Ferrari con 99 e la Toyota con 96 (ricordiamo che nel WEC per il Costruttori vale il piazzamento della prima monoposto classificata ad ogni gara). Insomma, mettiamoci comodi: sarà una gran bella seconda metà di stagione.


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